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lunedì, Giu 22

online l’archivio della polizia con i report FBI

Da Punto-Informatico.it :

Un immenso archivio da 269 GB contenente informazioni provenienti da oltre 200 dipartimenti di polizia e da altre fonti, liberamente accessibile: BlueLeaks è stato pubblicato nel fine settimana da DDOSecrets (Distributed Denial of Secrets). Non c’è bisogno di navigare nei meandri del Dark Web per sfogliarlo, basta un click sull’indirizzo nel tweet qui sotto.

DDoSecrets pubblica BlueLeaks: l’archivio di FBI e polizia

Gli autori dell’azione si definiscono un “collettivo per la trasparenza”. Il leak è stato annunciato con un semplice post su Twitter, come visibile di seguito.

Dieci anni di informazioni da oltre 200 dipartimenti di polizia, fusion center e altre risorse per l’addestramento e il supporto delle forze dell’ordine. Tra le centinaia di migliaia di documenti anche report di polizie e FBI, comunicati, guide e altro.

Tutto è navigabile da un’interfaccia intuitiva con la suddivisione del materiale in precise categorie a seconda del formato e con filtri applicabili sulla base di nomi citati, paese interessato, lingue, numeri di telefono inclusi, indirizzi email e molto altro ancora. Sono dunque potenzialmente esposti non solo documenti riservati, ma anche dati personali.

L'archivio BlueLeaks pubblicato da DDoSecrets

In pochi secondi si arriva ad esempio a una serie di PDF attribuiti a “Italian Tax Agency”, la nostra Agenzia delle Entrate.

I documenti sul fisco italiano presenti nell'archivio BlueLeaks

FBI e l’operazione Black Lives Matter

A questo si aggiungono i report sulle operazioni di contrasto al crimine. Di seguito uno appositamente mascherato riguardante un nostro connazionale coinvolto nella compravendita di capi d’abbigliamento contraffatti.

Il report sul reato commesso da un italiano

I dati sono recenti, tanto da includere riferimenti alle attività di controllo di FBI sulle proteste e manifestazioni che da settimane stanno portando milioni di persone nelle strade e nelle piazze in tutti gli USA al grido Black Lives Matter in seguito all’uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia.

In un documento si legge di una “fonte collaborativa con accesso indiretto” nell’ambito di un’operazione finalizzata a intrufolare membri di alcune gang vicine al suprematismo bianco tra i manifestanti, così da attribuire la responsabilità delle violenze ai movimenti antifa.

DDOSecrets afferma di aver ricevuto l’archivio da Anonymous. NFCA (National Fusion Center Association) ha confermato l’autenticità delle informazioni, dichiarando che sono state sottratte dai server di Netsential, un provider di hosting con sede in Texas impiegato da molte autorità e fusion center statunitensi.





Fonte Punto Informatico Source link