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Dalle Nazioni unite (Onu) arriva un nuovo sos per fermare l’innalzamento del livello del mare. L’appello è stato lanciato lunedì direttamente dal Segretario generale dell’Onu António Guterres in occasione del Forum delle isole del Pacifico a Tonga e coincide con la pubblicazione di due nuovi rapporti che evidenziano la gravità dell’accelerazione del fenomeno a causa dei cambiamenti climatici, soprattutto nelle isole del Pacifico.

L’allarme dell’Onu

L’innalzamento del livello del mare è una crisi creata interamente dall’umanità. Il mondo deve agire e rispondere a questo sos prima che sia troppo tardi“, ha dichiarato Guterres, aggiungendo che i leader mondiali devono raccogliere la sfida e mettere in campo azioni drastiche per ridurre le emissioni globali, guidare una transizione rapida ed equa per abbondare i combustibili fossili e aumentare significativamente gli investimenti nelle misure di adattamento per proteggere le persone dai rischi attuali e futuri.

Il numero uno dell’Onu ha anche esortato i governi a mantenere l’impegno preso alla Cop28 e a presentare l’anno prossimo nuovi piani d’azione che siano allineati con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale rispetto ai livelli preindustriali a 1,5 gradi Celsius entro la fine del secolo.

A causa dell’innalzamento del livello del mare, l’oceano sta passando dall’essere un amico a una minaccia crescente“, ha dichiarato la segretaria generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) al forum. “Il livello del mare intorno alla capitale di Tonga, Nuku’alofa, è aumentato di 21 centimetri tra il 1990 e il 2020, il doppio rispetto alla media globale, 10 centimetri“, ha continuato Guterres.

L’accelerazione dell’innalzamento del livello del mare, insieme al riscaldamento e all’acidificazione degli oceani, sta mettendo a serio rischio soprattutto le isole del Pacifico, come Samoa e Fiji. Martedì l’Omm ha evidenziato che questi pericoli minacciano sia la vita socio-economica di questi stati insulari che la loro stessa esistenza.

Nel rapporto State of the Climate in the Southwest Pacific 2023, l’organizzazione rileva che l’innalzamento del livello del mare nella regione è più elevato rispetto alla media globale, con un aumento delle temperature superficiali degli oceani fino a tre volte superiore alla media globale dal 1980. Di conseguenza è raddoppiata anche la frequenza delle ondate di calore marine, che sono diventate anche più intense e durature.

La vulnerabilità delle isole nel Pacifico

Le isole del Pacifico, che rappresentano solo lo 0,02% delle emissioni globali, sono particolarmente vulnerabili a causa della loro bassa altitudine, con il 90% della popolazione che vive a meno di cinque chilometri dalla costa e metà delle infrastrutture situate a soli 500 metri dal mare.



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