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venerdì, Nov 10

Opel Astra Electric, prima guida. Comoda e affidabile, in attesa del salto di qualità

da Hardware Upgrade :

L’Opel Astra è una vettura che conosciamo benissimo, avendo provato nei mesi e anni passati le versioni elettrificate portate sul mercato da Stellantis. Si sapeva, fin dall’inizio, che sarebbe arrivata anche la variante completamente elettrica, e così é stato. Abbiamo dunque avuto l’opportunità di guidarla per una giornata, prima che i primi esemplari arrivino nelle concessionarie.




La Opel Astra Electric è lunga 4,37 metri, larga 1,86 metri e alta 1,47, con un passo di 2.675 mm. Il peso è intorno ai 1.700 kg, lo stesso peso della versione plug-in hybrid, ottenuto grazie all’utilizzo di alcuni materiali leggeri, che hanno permesso di risparmiare qualche kg. Il bagagliaio è appena sopra i 350 litri di capacità, anche qui, la stessa della plug-in.

Il powertrain è quello che ormai conosciamo benissimo, poiché utilizzato su quasi tutte le piccole e le medie Stellantis. Il motore è la nuova unità da 115 kW, o 156 CV, con 270 Nm di coppia. È alimentato da una batteria da 54 kWh, realizzata con celle di ultima generazione con composizione NMC 811. La ricarica arriva fino a 100 kW in corrente continua, mentre si ferma a 11 kW in corrente alternata. Tutto questo dà origine a un’autonomia di 418 km secondo il ciclo WLTP. Durante la nostra prova abbiamo ipotizzato un’autonomia reale, senza troppi accorgimenti, superiore ai 300 km, ma per una verifica più precisa servirà la classica prova su più giorni.

Dal punto di vista del design l’auto cambia pochissimo, con un paraurti frontale rivisto, semplificato, e reso più accattivante, stessa cosa che succede al posteriore dove, ovviamente, non ci sono più tubi di scarico. I cerchi sono dedicati, con un disegno più chiuso tra le razze, per renderli più aerodinamici. All’interno l’auto è identica alla versione plug-in hybrid. Questa, infatti, già non era dotata di alcuna leva del cambio, con la console centrale ad accogliere solo il pulsante di selezione di marcia, quello della modalità di guida, e quello per il freno di stazionamento elettrico.

Dunque l’organizzazione del design e degli spazi resta invariata, così come i materiali utilizzati per portiere, cruscotto e vani di riponimento. Nello spazio anteriore della console centrale troviamo le prese USB-C e il pad di ricarica wireless. Il pannello della strumentazione incorpora due distinti display, con quello centrale, per l’infotainment, rivolto verso il guidatore. Si possono comunque replicare le indicazioni del navigatore satellitare anche nella strumentazione dietro il volante o, in alternativa, le troviamo anche sull’head up display, un optional sempre molto apprezzato.

Opel Astra Electric

Meritano sempre una menzione particolare i sedili ergonomici certificati AGR. un plus per Opel non da poco, poiché davvero la qualità del viaggio migliora, con più comodità e meno stanchezza anche dopo alcune ore. Lo spazio per gli occupanti posteriori è discreto, con il posto centrale un po’ sacrificato, ma in generale almeno quattro adulti sulla Opel Astra possono viaggiare senza particolari difficoltà.

Il motore, come detto, lo abbiamo provato già in diverse occasioni, e si è rivelato come al solito molto progressivo nell’erogazione (anche se scattante da fermo, soprattutto in modalità sport), con una buona frenata rigenerativa, che con l’opzione B attivata consente di utilizzare la guida a un pedale in molte situazioni, senza gravare sui freni meccanici. L’auto ci ha dato una sensazione di maggiore silenziosità (rispetto alla marcia solo elettrica della plug-in), segno che forse si è lavorato per meglio insonorizzare l’abitacolo, o forse semplicemente dipende dal fatto che la trazione anteriore è meno rumorosa grazie al nuovo motore prodotto in società con Nidec.

Opel Astra Electric

Le sospensioni, che spesso per Opel sono tarate in modo più rigido (insieme al volante molto diretto) ci sono parse nella media, con una impostazione adatta ad accontentare un’ampia fetta di clientela. Poco rollio, grazie al baricentro basso, ma non un’auto con un’impostazione sportiva, la giusta via di mezzo per un veicolo che appare più generalista rispetto al passato. Tutte sensazioni che andranno meglio approfondite su una prova più lunga, con differenti percorsi, così come sarà da verificare il consumo nelle varie situazioni. Al momento della nostra prova il listino italiano non era ancora stato definito, ma sappiamo che il prezzo di partenza sarà di 39.900 euro, quindi con accesso agli incentivi, ovvero fino a 5.000 euro in caso di rottamazione di un vecchio veicolo.

La Opel Astra Electric arriverà a breve nelle concessionarie, con consegne che potrebbero iniziare già entro la fine del 2023. Per noi invece appuntamento alla prova lunga, dove analizzeremo meglio anche la ricca suite di ADAS.

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