Open AI cambia rotta: nel 2025 diventerà una società a scopo di lucro, abbandonando le restrizioni legate al suo attuale status di no-profit. OpenAI creerà una società di pubblica utilità per la supervisione delle sue attività commerciali, mantenendo comunque una divisione non-profit. Secondo l’azienda, questa mossa è necessaria per poter prendere in considerazione direttamente gli interessi dei finanziatori e raccogliere i fondi necessari per lo sviluppo dell’IA.
L’obiettivo di OpenAI, fondata nel 2015, era quello di costruire un’intelligenza artificiale sicura per il beneficio dell’umanità. Nel 2019 ha adottato una struttura a ‘profitto limitato’ per poter raccogliere fondi, inclusi quelli provenienti da Microsoft. Ora, con la trasformazione in una società a scopo di lucro, mira a diventare più attraente per gli investitori e a operare in modo sostenibile.
Questa decisione non è stata ben accolta da Elon Musk e Mark Zuckerberg. Secondo indiscrezioni, Meta ha cercato di bloccare l’iniziativa di OpenAI in accordo con Musk, che è da tempo coinvolto in una disputa con l’azienda che produce ChatGPT. Zuckerberg, uno dei principali rivali di OpenAI nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ha espresso preoccupazione per il fatto che permettere a OpenAI di diventare una società a scopo di lucro potrebbe creare un pericoloso precedente per le start-up che godono dei benefici dello status di no-profit.
In conclusione, OpenAI sta affrontando una significativa trasformazione che potrebbe avere un impatto importante nel settore dell’intelligenza artificiale. Resta da vedere come questa decisione influenzerà il futuro dell’azienda e del settore nel suo complesso.
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