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OpenAI, Meta ha iniziato a “rubargli” i migliori talenti

da | Giu 30, 2025 | Tecnologia


Anche se la dirigenza di OpenAI sembra pronta a tutto pur di trattenere i suoi dipendenti, Chen ha sottolineato di avere “standard personali molto elevati in fatto di equità”. “Anche se lotterò per tenere ognuno di voi, non lo farò a scapito della correttezza verso gli altri”, ha scritto.

La caccia di Meta ai talenti dell’AI

La vicenda è l’ultimo esempio della sempre più intensa competizione per i migliori ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale in corso nella Silicon Valley. Una corsa che vede Zuckerberg particolarmente agguerrito: l’amministratore delegato di Meta, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, si sarebbe mosso in prima persona per contattare i dipendenti di OpenAI.
Nell’ultimo mese, Meta ha investito in modo aggressivo nella costruzione della sua nuova iniziativa sull’intelligenza artificiale, cercando ripetutamente (e perlopiù senza successo) di reclutare alcuni dei nostri talenti più forti”, ha scritto Chen su Slack.

Una fonte a conoscenza delle dinamiche ha confermato che Meta sta accelerando in modo significativo il reclutamento di ricercatori, con particolare attenzione ai talenti provenienti da OpenAI e Google (pur essendo una delle principali concorrenti del gigante nel campo dell’AI, Anthropic sarebbe invece considerata meno compatibile con la cultura aziendale di Meta, riferisce a Wired un’altra fonte). Né OpenAI né Meta hanno risposto alle richieste di commento.

La nota inviata sabato da Chen includeva anche i messaggi di altri sette responsabili della ricerca di OpenAI, che hanno scritto al personale apparentemente nel tentativo di incoraggiarlo a restare. Uno di loro ha invitato i colleghi a farsi avanti nel caso di un’offerta di Meta: “Se vi fanno pressione o avanzano proposte assurde e a scadenza immediata, ditegli di farsi da parte. Non è corretto fare pressione sulle persone mentre stanno prendendo quella che potrebbe essere la decisione più importante della loro carriera – ha scritto il responsabile (di cui Wired ha scelto di non riportare il nome in quanto non ricopre un ruolo apicale) –. Mi piacerebbe poterne parlare con voi: so tutto delle loro offerte”.

Questi messaggi arrivano in un momento in cui il personale di OpenAI è alle prese con un carico di lavoro molto intenso, che porta molti a lavorare anche 80 ore a settimana. Secondo diverse fonti, la prossima settimana OpenAI sospenderà in gran parte le attività per permettere ai dipendenti di recuperare le energie, mentre i dirigenti avrebbero intenzione di continuare a lavorare.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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