Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

OpenAI “recluta” Jony Ive e punta dritto ai dispositivi AI

da | Mag 23, 2025 | Tecnologia


Il team di Io – che prima dell’annuncio era composto da 55 persone – verrà accorpato a quello di OpenAI, che quindi ora includerà ingegneri hardware e software, fisici, scienziati ed “esperti nello sviluppo e nella produzione di prodotti“, come sottolineato in un post sul blog di OpenAI. Ive e Lovefrom gestiranno il processo di progettazione creativa, ma il designer rimarrà indipendente e LoveFrom continuerà a operare come entità separata, afferma OpenAI. Il team di Io invece farà capo a Peter Welinder, vicepresidente del prodotto della società di Altman.

Sul fronte del design, la squadra originale di Io può sicuramente contare su grandi capacità. Oltre a Ive, tra i fondatori ci sono Evans Hankey e Tang Tan, entrambi con un passato ad Apple. Chi ha lavorato a stretto contatto con i due racconta che sono noti per assumere persone dotate di un gusto eccezionale.

La sfida degli hardware AI

Con il coinvolgimento di Ive, OpenAI si sta avventurando ufficialmente in quello che promette di essere uno dei più ambiziosi progetti hardware legati all’intelligenza artificiale di sempre. Anche se negli ultimi anni altre grandi aziende tech, tra cui Meta e Google, hanno provato a sviluppare dispositivi alimentati dall’AI (smart glass, per esempio), l’adozione della tecnologia da parte del grande pubblico è stata lenta e alcuni prodotti sono stati tormentati da problemi tecnici.

Alla fine del 2023, Humane – un’altra startup di alto profilo fondata da ex dipendenti Apple – aveva provato a lanciare un dispositivo indossabile basato sull’intelligenza artificiale, l’AI Pin. Nel giro di poco tempo tuttavia è emerso che il gadget tendeva a surriscaldarsi e aveva diversi altri difetti. A meno di due anni di distanza il dispositivo è stato ritirato dal mercato, e Humane ha venduto il software del sistema operativo e i brevetti al gigante delle stampanti Hp.

Il progetto congiunto di Altman e Ive è stato stimolato dai progressi dell’intelligenza artificiale e della potenza di calcolo. Nel post pubblicato sul suo blog, OpenAI ha scritto che “i computer ora vedono, pensano e capiscono“. Su X, Altman ha detto di essere “entusiasta di provare a creare una nuova generazione di computer alimentati dall’intelligenza artificiale“.

A quanto pare, insomma, il capo di OpenAI coltiva ambizioni che vanno oltre i sistemi di AI generativa sviluppati e venduti dalla sua azienda. Dal canto suo, Ive sembra invece desideroso di tornare a lasciare il segno nel mondo del design dopo aver lasciato Apple nel 2019. “Ho sempre di più la sensazione che tutto ciò che ho imparato negli ultimi 30 anni mi abbia portato a questo momento – spiega il designer nel video che annuncia l’acquisizione di Io –. Se da un lato sono ansioso ed elettrizzato per la responsabilità del lavoro significativo che mi aspetta, dall’altro sono molto grato per l’opportunità di far parte di una collaborazione così importante“.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts