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venerdì, Lug 28

Operazione Dream Earnings: falso trading online

Da Punto-Informatico.it :

La Procura della Repubblica di Pordenone e la Procura Speciale Contro la Corruzione ed il Crimine Organizzato S.P.A.K. di Tirana (Albania) hanno concluso una complessa attività investigativa che ha portato all’emissione di quattordici ordinanze di custodia cautelare. Al termine dell’operazione Dream Earnings sono state arrestate nove persone a Tirana (cinque risultano irreperibili) con l’accusa di truffa finanziaria.

Falso trading online

Durante le indagini, avviate in seguito ad una denuncia pervenuta alla Polizia Postale di Pordenone, è stata scoperta una vera e propria organizzazione aziendale. I truffatori aveva allestito un call center con oltre 60 computer, tramite il quale venivano contattate le ignare vittime. Utilizzando tecniche di ingegneria sociale, i “consulenti” hanno convinto migliaia di cittadini italiani ad effettuare investimenti in azioni.

Dopo aver ottenuto la fiducia delle vittime, i truffatori proponevano un investimento di 250 euro in azioni Amazon. Le vittime vedevano rendimenti triplicati su piattaforme di trading fasulle. Successivamente proponevano l’acquisto di criptovalute (Bitcoin). Le somme ricevute tramite bonifico su conti esteri venivano subito convertite in moneta digitale e trasferite su wallet sconosciuti.

In molti casi, gli ignari cittadini hanno permesso ai truffatori di accedere al proprio conto bancario tramite software di accesso remoto, come AnyDesk. In altri casi, le vittime hanno addirittura consegnato le credenziali di login ai servizi di home banking per velocizzare le operazioni di investimento e sfruttare al volo l’andamento del mercato.

Se qualcuno voleva incassare i profitti (inesistenti), i truffatori chiedevano anche il pagamento di una falsa commissione. I membri dell’organizzazione hanno inoltre offuscato gli indirizzi IP albanesi per far credere che la connessione partisse dall’Italia e quindi aggirare i controlli degli istituti bancari.

La Polizia Postale ha scoperto l’organizzazione criminale attraverso oltre 42.000 intercettazioni telefoniche e il sequestro di numerosi dispositivi, tra cui i 60 computer del call center.



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