La nuova modalità Ultra XDR estende la gamma dinamica fino a 17 stop, mentre la True Color Camera garantisce tonalità realistiche anche sotto luci miste o neon. Chi ama creare troverà pane per i suoi denti: c’è il Master Mode per scatti in RAW MAX, il LOG video a 4K 120fps Dolby Vision, il profilo ACES per color grading professionale e le modalità creative XPAN, Portrait Hasselblad e CCD Effect, che replica il flash vintage dei primi anni 2000.
Va detto che l’intervento dell’imaging computazionale, quindi dell’AI, è massiccio e se da una parte le foto risultano oggettivamente notevoli, lasciano sul campo un po’ di quella sana artigianalità e “imprecisione” della fotografia tradizionale che salvava almeno il romanticismo degli scatti. Bene i video 4K a 120 fps su tutte le ottiche, anche nelle scene a bassa luminosità non sono definiti come quelli di Xiaomi 15 Ultra. Sempre nei video, lo scatto del cambio ottica è purtroppo ancora presente.
Autonomia
La batteria al silicio-carbonio di terza generazione da 7500 mAh è, senza mezzi termini, un punto di non ritorno. È mostruosa nella sua capacità di durare, durare, e durare ancora. Due giorni pieni di utilizzo sono la norma, non l’eccezione. Con un uso moderato, si riesce a scollinare persino al terzo giorno attivando il risparmio energetico. Il merito non è solo della capienza ma anche del chipset MediaTek, con la sua architettura a 3nm e l’ottimizzazione del Trinity Engine.
La ricarica Supervooc da 80 W porta la batteria dallo 0 al 50% in circa 20 minuti, e al 100% in poco meno di un’ora. C’è anche la ricarica wireless Airvooc da 50 W e la ricarica inversa wireless da 10W, mentre la ricarica magnetica è disponibile solo con la cover specifica.
Conclusioni
L’Oppo Find X9 Pro è uno smartphone che non ha paura di osare puntando su due aspetti centrali: autonomia e qualità fotografica. In effetti il sistema fotografico Hasselblad è tra i migliori del mercato, capace di produrre immagini che difficilmente si distinguono da quelle realizzate con strumenti professionali.
Il design, pur non rivoluzionario, è maturo ed elegante. Le prestazioni sono di altissimo livello, anche se il nome MediaTek potrebbe far storcere il naso ai fan di Qualcomm (ormai sono quasi equipollenti). ColorOS 16 è un progresso tangibile nel software anche se forse un po’ troppo manieristico.
Il prezzo di 1299,99 euro lo posiziona correttamente in piena fascia premium, dove si scontra però con i titani del settore: iPhone 17 Pro, Samsung Galaxy S25 Ultra, Google Pixel 10 Pro XL, Xiaomi 15 Ultra ma anche con l’arrivo dei prossimi attesissimi Vivo X300 Ultra e OnePlus 15.



