da Hardware Upgrade :
Uno degli argomenti pi centrali degli ultimi anni senza dubbio quello riguardante il cambiamento climatico. Molte aziende stanno implementando nuove tecnologie al fine di rendere il pianeta meno inquinato di quello che gi . Il colosso cinese OPPO uno dei marchi tecnologici pi sensibili all’argomento, tanto da aver pubblicato l’OPPO Climate Action Report: Climate Pledges and Low Carbon Development Strategy, in occasione del MWC 2023, dopo anni di ricerche e attente analisi.
Si tratta di un documento che consolida l’impegno di OPPO a raggiungere la neutralit delle emissioni di carbonio in tutte le sue attivit globali entro il 2050. Con il supporto tecnico della societ di consulenza globale Deloitte, il rapporto delinea cinque aree chiave in cui OPPO si impegner per raggiungere questo obiettivo: produzione a basse emissioni di CO2, riduzione dell’impronta di carbonio dei prodotti, investimenti in opzioni che generano meno carbonio, utilizzo della tecnologia digitale per gestire le emissioni di CO2 e collaborazione su standard industriali per affrontare il cambiamento climatico.
“Raggiungere il nostro obiettivo di diventare carbon neutral richieder determinazione e pazienza. Guidati dalla nostra missione di ‘Technology for Mankind, Kindness for the World’, promettiamo di perseguire la neutralit delle emissioni di carbonio con lo stesso zelo e impegno con cui investiamo nella nostra innovazione tecnologica.” Dichiara Tony Chen, Founder e CEO di OPPO.
OPPO emissioni zero entro il 2050. Ecco come
L’obiettivo di OPPO sarebbe quello di ridurre il suo impatto ambientale, soprattutto dopo il grande successo dell’azienda. Le fonti pi dannose che emettono carbonio sono le fabbriche (62%) e i data center (31,9%). Pur continuando a promuovere la crescita commerciale, OPPO sta anche esplorando modi innovativi per ottenere una produzione e operazioni commerciali pi ecologiche. Grazie alle iniziative di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni, entro la fine del 2022 OPPO riuscita a ridurre ogni anno le emissioni di gas serra di 6000 tonnellate. Ci equivale alla quantit di gas serra assorbita da 3.330 chilometri quadrati di foresta in un anno.
Da 3 anni nelle fabbriche di OPPO i principali macchinari sono automatizzati, cos da ridurre al minimo il consumo energetico. OPPO inoltre sta lavorando alla costruzione di data center a zero emissioni. Il suo primo centro dati auto costruito, l’OPPO Binhai Bay Data Centre, non solo utilizza il 100% di energia rinnovabile, ma continua anche a esplorare e applicare tecnologie all’avanguardia a basse emissioni di carbonio.
Per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di anidride carbonica, OPPO sta implementando la tecnologia di raffreddamento a immersione per i cluster di server GPU nel proprio data center. La tecnologia di raffreddamento a immersione, che si riferisce all’immersione diretta dei server in un liquido non conduttivo, allontana direttamente il calore generato durante il funzionamento attraverso il liquido, senza la necessit di un raffreddamento attivo da parte di dispositivi come ventole e condizionatori. Il liquido aumentato di temperatura viene raffreddato dalla circolazione e poi torna ad assorbire energia termica. Il calore recuperato viene poi utilizzato in altre aree, come il riscaldamento e la fornitura di acqua calda, migliorando in modo significativo l’efficienza energetica dell’intero sistema. L’impiego della tecnologia di raffreddamento a immersione comporta un miglioramento del 45% dell’efficienza energetica e di utilizzo dell’energia (PUE) dei data center leader nel settore, pari a 1,15.
OPPO anche attenta all’ecologia dei suoi prodotti. Spesso l’azienda cinese utilizza materiali riciclati per i suoi smartphone e per i vari imballaggi come fibre riciclate. Anche con la tecnologia Battery Health Engine proprietaria, OPPO garantisce l’80% della capacit originale della batteria per un massimo di 1600 cicli di ricarica. Infine OPPO ha lanciato da diverso tempo una serie di sistemi di riciclaggio dei prodotti con un servizio trade-in anche nei mercati globali per promuovere il riciclaggio dei dispositivi elettronici usati.