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giovedì, Ott 17

Oppo Reno2: è lui il re della fascia media?


La seconda generazione del prodotto di punta di Oppo è uno smartphone onesto, abbordabile e con un bel design

Il tentativo di bissare il successo del primo Reno è legittimo e per riuscirci Oppo ha messo mano a ogni singolo aspetto del suo smartphone di punta. Le nostre prime impressioni sul dispositivo confermano che si tratta di un dispositivo che offre un interessante proposizione per chi cerca prestazioni evolute a un prezzo accessibile.

L’idea di offrire ai consumatori un “great deal”, un buon affare, continua infatti ad avere senso soprattutto adesso che molti produttori hanno deciso di puntare alla fascia alta del mercato lasciando poco presidiata con prodotti di appeal l’ampia zona intermedia.

Reno2 ha qualche colpo in canna per fasi notare ad iniziare dal design con l’iconica camera pop up a pinna di squalo che aveva già contraddistinto il modello precedente. Nel complesso però si apprezza anche l’eleganza, con un perfetto bilanciamento simmetrico degli elementi e il kit delle fotocamere posteriori affogato nella scocca, praticamente privo di sporgenze. Interessanti anche le colorazioni blu e nera che offrono un intrigante gioco di luce a seconda di come viene inclinato il telefono.

Ma è sugli elementi tecnici che Oppo ha lavorato maggiormente per aggiornare il dispositivo agli standard attuali di mercato, puntando soprattutto sul reparto foto/video. L’obbiettivo, dichiarato dall’azienda, è infatti quello di sedurre soprattutto i “creator”, ovvero chi utilizza lo smartphone per realizzare contenuti multimediali in modo professionale. Per riuscirci ha equipaggiato il suo ultimo flagship con quattro fotocamere posteriori (48 MP + 8 MP + 13 MP + 2 MP), zoom ibrido 5X, modalità Ultra Dark, modalità video Ultra Steady e l’innovativa modalità Beauty con intelligenza artificiale.

Gli elementi più interessanti riguardano soprattutto lo zoom e la funzione notte. In particolare l’ingrandimento fino a 5X, pur essendo ibrido, ha una perdita di dettagli davvero minima, mentre è più significativa nel 20X, ma spingere uno smartphone all’equivalente di un’ottica da 83 mm non può che avere qualche legittima sbavatura. Molto migliorato rispetto al primo Reno è lo scatto notturno. Qui l’intervento dell’intelligenza artificiale si nota in modo significativo, soprattutto nella velocità che è 50% più rapida. Questo vuol dire che per ottenere una immagine quasi al buio è sufficiente tenere fermo il telefono per meno di 3 secondi.

Un buon lavoro è stato fatto anche sui ritratti grazie all’attivazione dell’hdr che interviene nel bilanciamento delle aeree sovra e sottoesposte e che quindi favorisce gli scatti nelle situazioni più complicate. Inoltre la modalità AI Beauty mantiene fedele il colore dell’incarnato anche quando la luce non è ottimale. L’effetto bokeh è disponibile sia sulla camera posteriore che su quella anteriore e anche in modalità video.

Proprio le funzioni video sono state al centro di un notevole progresso, integrando caratteristiche presenti sul mercato nei migliori top di gamma. Oppo ha infatti integrato la modalità Ultra Steady che si occupa di stabilizzare in modo efficace i video più dinamici, operazione che riesce abbastanza bene. Buona anche la possibilità, finalmente, di filmare in modalità grandangolare, e di usare la funzione audio focus che consente di privilegiare la registrazione dei suoni provenienti dalla parte anteriore dello smartphone. Piuttosto basico invece è il software di editing video indragato nel telefono, i professionisti avranno bisogno di usare altri prodotti.

Tra i plus dell’Oppo Reno2 non va dimenticato il display amoled da 6,5 pollici e il sistema di ricarica veloce Vooc 3.0 che permette di portare da 0 al 100% la batteria da 4000 mAh in circa 40 minuti. Tra le note distintive del telefono merita una menzione la certificazione TUV per prestazioni a 5 stelle in ambito gaming. Pur non essendo un telefono dedicato agli hardcore player, il Reno 2 non disdegna i compiti più onerosi potendolo mettere sotto pressione anche con partite online.

Sulla carta e in pratica il Reno2 è un buon prodotto, ma ovviamente non tutti gli elementi sono paragonabili ai primi della classe. L’anello parzialmente debole continua ad essere il software di bordo anche se l’ultima versione ColorOS 6.1 è stata migliorata ma è basata ancora su Android 9.0. Inoltre il processore si ferma a un pur accettabile Qualcomm Snapdragon 730 e la memoria ram non va oltre gli 8 GB. Bene invece la rom da 256 GB (UFS 2.1) espandibile e adorabile è la presenza dell’ahimè sempre più raro jack audio.

Il prezzo è uno dei sui punti di forza indiscussi, il cartellino per la versione 8/256 GB è di 499 euro. Esiste anche il fratellino minore Reno2 Z che costa invece 349 euro.

Voto: 8

Wired:
ottimo rapporto prezzo/prestazioni, scatto notturno, jack audio

Tired:
interfaccia utente migliorabile

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