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lunedì, Ott 31

OPPO Reno8 5G: un’alternativa valida (e bella) per Android! La recensione

da Hardware Upgrade :

OPPO Reno8 5G è il fratello minore del top di gamma dell’azienda ma chiamarlo così è forse un po’ riduttivo per un telefono solido, robusto, con qualità costruttive eccellenti. Possiede un design riconoscibile che si allinea con quello della versione Pro e che in qualche modo lo rende tra i più belli del momento se non il più bello. E se vi state chiedendo se è potente anche senza un processore Snapdragon, la risposta è sì, perché Il MediaTek Dimensity 1300 è un chipset degno di nota e su questo Reno8 5G rende tantissimo soprattutto in efficienza. E ancora il comparto fotografico permette scatti meritevoli grazie ad un sensore principale di qualità di Sony che è il medesimo visto sul fratello maggiore. Insomma ancora una volta OPPO indovina la sua strategia e ci propone uno smartphone degno di nota seppur non vero top di gamma.

Le caratteristiche tecniche di OPPO Reno8 lo classificano come un medio gamma ma di fatto quello che abbiamo avuto sul campo è la prova di un prodotto ben più prestante. A livello di processore c’è l’assenza di uno Snapdragon ma il chipset MediaTek Dimensity 1300 può spingersi fino a clock a 3.0GHz e che vedremo non ha nulla da invidiare a processori di alto profilo. A livello fotografico manca la Neural Processing Unit MariSilicon X che avevamo visto sul fratello maggiore Reno8 Pro ma di fatto possiede tecnologie che compensano questa assenza proponendo comunque risultati ottimi sia in foto che in video.

A tutto questo si aggiunge un display AMOLED da 6.4” pollici in risoluzione FullHD+ con un refresh rate ossia frequenze di aggiornamento pari a 90Hz. Il comparto fotografico in questo caso vede come sensore principale il Sony IMX766 da 50 Megapixel e un sensore Ultrawide classico da 8 Megapixel sempre di Sony. Non c’è la collaborazione con Hasselblad che avevamo ottenuto con la serie Find X5 ma vedremo che gli scatti sono degni di nota. Oltretutto da sottolineare il grandissimo lavoro sulla cam selfie con il posizionamento di un sensore da 32 Megapixel Quad-Bayer capace di prestazioni davvero di qualità. 

E poi c’è ancora tanta innovazione nella batteria. Intanto per l’introduzione di una nuova tecnologia creata da OPPO che permette di duplicare i cicli di carica garantendo maggiore vista alla batteria stessa con un vantaggio per gli utenti ma anche per l’ambiente. E poi ricarica veloce ai massimi livelli con un caricatore cablato ad 80W capace di permettere una ricarica del 50% dei 4.500 mAh della batteria in soli 11 minuti. 

Ma vediamo effettivamente sul campo perché è uno smartphone che può fare breccia nel cuore di molti utenti e perché ci è piaciuto. Ecco la nostra recensione.

Indice

OPPO Reno8 5G: Prezzo

UNBOXING

Il nuovo OPPO Reno8 5G viene venduto con una confezione simile a quella del passato per estetica e contenuti. Sono presenti tutti gli accessori che vengono ormai posti in essere soprattutto da OPPO con qualcosa di più. La dotazione infatti che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente dello smartphone ma anche di:

  • un caricabatterie per la ricarica veloce Super VOOC da 80W, un cavo Type-C, lo strumento per l’espulsione dell’alloggiamento della doppia SIM. In questo caso non abbiamo però una custodia protettiva anche se non sappiamo se questa verrà posta invece nelle confezioni di vendita ufficiali. 

Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita, subito al di sotto delle carte di protezione e della manualistica solita. Quindi negli incavi della scatola il cavo e l’alimentatore. Niente altro ossia in questo caso a mancare rispetto al passato ci sono le cuffie ma è ancora una scatola di vendita decisamente ricca rispetto ad altri competitor. 

DESIGN: sempre un passo avanti

OPPO ha da sempre guardato al design di uno smartphone in modo diverso rispetto ad altri. Negli anni ha sempre realizzato studi sulla ricerca dello stile e prima con Reno8 Pro e ora con Reno8 non possiamo dire che non abbia fatto un’ottimo lavoro. Lo smartphone di certo non passerà inosservato in mano per quel suo stile un po’ industriale con cornici estreme. Qui abbandona lo schema sandwich di vetro e sostituisce il telaio con un design unibody. La parte anteriore è comunque protetta da Gorilla Glass 5. Il pannello posteriore e il telaio laterale sono un unico pezzo anche con la fotocamera sul retro che viene integrata con curve morbide. Ci sono anche due anelli di metallo per la fotocamera principale e ultrawide che sporgono e due ritagli più piccoli per la fotocamera macro e il flash LED. Gli ultimi due risultano a filo con il pannello posteriore.

Quello che ci è piaciuto davvero tanto è il fatto che seppur il pannello posteriore sia realizzato interamente in plastica, la finitura satinata sembra avvicinarsi davvero tanto alla sensazione di vetro opaco. Abbiamo provato la versione Shimmer Black, che sembra possedere anche un po’ di glitter in certe angolazioni. Quello che però ci è piaciuto oltre al design è il fatto che la superficie è davvero resistente alle impronte digitali e non si riescono a individuare macchie o impronte se non guardandolo da vicino. 

Il sensore per lo sblocco con l’impronta digitale è posto al di sotto del display. Funziona come sempre molto bene. Ha un’ottima velocità di riconoscimento, in totale sicurezza, e con una buona ampiezza di superficie. I pulsanti sono invece nella solita posizione con quello di accensione e spegnimento sulla parte destra mentre il bilanciere del volume viene posizionato in modo opposto sulla sinistra con un doppio pulsante per il volume su e giù. Il resto vede la presenza di una porta USB-C di ultima generazione, un altoparlante stereo che lavora in combinazione con una feritoia nella parte inferiore dove è inserita anche la capsula auricolare. Audio stereo capace di raggiungere valori di esposizione musicale elevati sia per quanto concerne il volume che per la qualità. 

OPPO Reno8 vede la presenza di una doppia SIM senza però alcuna espansione della memoria. C’è chiaramente la rete 5G che garantisce non solo una velocità di navigazione superiore ma anche una perfetta resa in ambiente quotidiano. Nell’uso di tutti i giorni non abbiamo avuto problemi nell’aggancio con la rete veloce 5G, dove presente, con navigazione ad alta velocità senza surriscaldamenti anomali, segno che il lavoro fatto da OPPO con i suoi ingegneri lato connettività è stato ottimale. A livello di storage troviamo qui una sola versione ossia quella con 256GB di memoria interna UFS 3.1 che non possono essere espansi con microSD. Una mancanza per alcuni ma che grazie alla presenza sul mercato di una miriade di sistemi di archiviazione in cloud può non preoccupare anche i più esosi in questo. Il resto poi prevede connettività di ultima generazione con Bluetooth 5.3 ma anche A-GPS Dual Band. E anche qui non abbiamo avuto problemi di localizzazione: lo smartphone prende subito il segnale GPS, lavora bene in navigazione e tutto è come ci si attenderebbe da un device di questo livello. 

DISPLAY: ottimo alla luce del sole

Il display di OPPO Reno8 non è chiaramente ai livelli del fratello maggiore ma si comporta comunque molto bene permettendo comunque la visione ottimale dei contenuti. Tecnicamente è un pannello AMOLED da 6.43 pollici con un refresh rate fino a 90Hz adattivo. Questo si traduce nel poter usare lo smartphone in ogni situazione ossia con contenuti meno stressanti o con importanti, graficamente parlando, contenuti multimediali o anche con giochi stressanti. Il display continuerà a lavorare in modo preciso, senza lag o ritardi, e con la prerogativa di accompagnare sempre l’utente alla migliore fruizione del contenuto. 

Il display possiede un form factor di 20:9 e con una risoluzione di 2.400 x 1.080 pixel ossia un vero e proprio Full HD+. Non c’è alcun tipo di notch o lunetta ma è presente un piccolo foro nella parte superiore che per OPPO significa rendere fruibile in modo migliore un display senza intaccare le sue cornici ridotte. Peccato forse, rispetto al suo fratello maggiore, la presenza di una cornice dallo spessore leggermente maggiore sul fondo ma è veramente una precisazione più da nerd che da utente medio. 

Il pannello non supporta l’HDR ma permette di ottenere ottima leggibilità alla luce del sole. In modalità manuale, il display ha raggiunto 439 nits, mentre in modalità automatica ha raggiunto il picco di 633 nits. Questo è sufficiente per un comodo utilizzo all’aperto anche durante una luminosa giornata di sole. La precisione del colore non è eccezionale con i bianchi e i grigi che tendono leggermente al blu. Ma per il resto gli altri colori sono in linea e non possiamo che utilizzare al meglio il pannello per le nostre sessioni quotidiane. 

Come al solito, ci sono un paio di impostazioni aggiuntive per migliorare l’esperienza visiva. C’è la modalità Eye comfort che limita le emissioni di luce blu ed è particolarmente utile per la lettura notturna. Il cosiddetto aumento del colore del video funziona analizzando il contenuto del video e aumenta la saturazione del colore e altri effetti per un video dall’aspetto migliore. E poi c’è l’opzione Adaptive Sleep che utilizza la fotocamera frontale per determinare se stai guardando o meno il display. In tal caso, il timeout dello schermo viene messo in pausa e il display rimane acceso mentre è in uso.

La ColorOS permette oltretutto ben quattro opzioni di visualizzazione: 

  • Vivace con una modalità P3 per una migliore visualizzazione dei colori
  • Naturale modalità con colori più tenui e con il supporto alla gestione del colore

Come sempre presente anche il cursore della temperatura del colore che va dal Freddo al Caldo passando per la temperatura predefinita. Oltre a questo è possibile la visualizzazione a tonalità naturali che permette di regolare in modo automatico la temperatura dei colori dello schermo in base all’illuminazione ambientale. Questo permette di ridurre l’intensità dei colori brillanti e offre un’esperienza di lettura simile a quella del cartaceo. Presente anche un Always-On che garantisce la visualizzazione delle informazioni dell’orologio, della batteria residua e della data anche a schermo spento. Può essere personalizzato un po’ come la concorrenza con l’orologio sia digitale che analogico in diverse colorazioni e con possibilità anche di ottenere la sua accensione o il suo spegnimento in base all’orario. 

HARDWARE: un MediaTek potente ed efficiente

Sulle prestazioni OPPO Reno8 5G vede la presenza di una CPU MediaTek e nello specifico parliamo del Dimensity 1300. La sua configurazione è quella di un Octa-Core con clock massimo a 3,0GHz. Nello specifico è una CPU con 1x Cortex-A78 @ 3,0 GHz e 3x Cortex-A78 @ 2,6 GHz a cui si aggiungono anche 4x Cortex-A55 @2,0Ghz, una GPU Mali-G77 MC9, oltre a un controller di memoria LPDDR5 il tutto incluso in un processo produttivo TSMC a 6 nm.  














OS (al lancio) Android 12 con ColorOS 12.1
Processore MediaTek Dimensity 1300 Octa-Core a 3.0GHz
RAM 8 GB
Display AMOLED 6.43″ Full HD+ (20:9)
Risoluzione 2400×1080 px
Storage (al lancio) 256 GB
Fotocamera Posteriore

Tripla Camera:

Principale
50MP (23mm – f/1.8) PDAF +

Grandangolare 8MP (16mm – f/2.2) Zoom 2x +

Macro 2MP (f/2.4)


Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 32MP (f/2.4)
Extra

5G

NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C
Batteria 4.500 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni 160.6 x 73.4 x 7.7 mm
Peso 179 gr

Qui lo smartphone si avvale di 8GB di RAM che come sappiamo con OPPO possono essere espanse a livello software con 5GB in più prendendole in prestito dallo storage che in Reno8 5G è di 256GB non espandibili con MicroSD. 

Reno8 non ha particolari problematiche di gioco soprattutto con una buona gestione anche del calore che non crea cali di prestazione improvvisi. Tutto sommato, siamo molto soddisfatti delle prestazioni del Dimensity 1300. Abbina facilmente le prestazioni di punta con le funzionalità avanzate del chipset grafico con la connettività. Si può usare lo smartphone in ogni situazione ossia con contenuti meno stressanti o con importanti, graficamente parlando, contenuti multimediali o anche con giochi stressanti. Tutto continuerà a lavorare in modo preciso, senza lag o ritardi, e con la prerogativa di accompagnare sempre l’utente alla migliore fruizione del contenuto. 










OPPO Reno8 5G
Browser Sunspider 292,2 ms
JetStream 2.0 95.281 punti
CPU GeekBench 5 COMPUTE 5.492
CPU Single-core: 852

CPU Multi-core: 3.188
GPU GFXBench 5 Aztec Ruins: On 52 Fps / Off 58 Fps

Car Chase: On 44 Fps / Off 52 Fps

Manhattan 3.1: On 59 Fps/ Off 88 Fps
Machine Learning GeekBench ML 338 punti
Storage Androbench

Lettura seq.: 1823,11 MB/s

Scrittura seq.: 1370,85 MB/s

Lettura Random seq.: 270,59 MB/s

Scrittura Random seq.: 313,40 MB/s

Generico 3D Mark 1.333 punti
Generico AnTuTu 676.559 punti

INTERFACCIA GRAFICA: ColorOS piena di funzionalità

Su questo OPPO Reno8 troveremo la conosciuta interfaccia grafica derivante da Android 12. È la ColorOS 12.1 e in qualche modo cambia il suo aspetto anche se rimane la ormai gratificante interfaccia che da qualche tempo OPPO ha cambiato garantendo professionalità, efficienza ma anche un aspetto più moderno e accattivante. Come accennato con la precedente versione, la ColorOS 12.1 ci piace. 

Ci piace perché è un software maturo che aggiunge tutto quello che Google con Android 12 ha posto in essere nella sua ultima versione del sistema operativo per gli smartphone. Esteticamente arriva la personalizzazione con l’introduzione del nuovo Material You. Gli elementi grafici sono tutti stondati e fortemente personalizzabili. OPPO ci mette del suo proponendo tantissimi funzionalità che rendono l’uso di Reno8 ancora più facile e produttivo. C’è ora facilità su tutte le autorizzazioni con una panoramica chiara nella dashboard della privacy e se trovi un’app troppo invasiva o vuoi dare più accesso? ColorOS 12 ti permette di farlo. E sulla Privacy c’è anche la possibilità di non dare la propria posizione precisa. Quando un’app richiede informazioni sulla posizione, si può scegliere di condividere solo la posizione approssimativa. ColorOS 12 inoltre permette di avere sempre a portata di sguardo delle icone ogni volta che un’app desidera attivare la fotocamera o il microfono. Oltretutto, tramite semplici toggle, è possibile disabilitare le autorizzazioni della fotocamera o del microfono di qualsiasi app direttamente nel centro di controllo.

Comodissima e molto convincente la navigazione con le gesture che oltretutto risulta identica a quella implementata in modo nativo nell’ultimo Android. ColorOS in realtà la realizza meglio con scorrimento rapido dai bordi che funziona come “indietro”, scorrimento e tieni premuto per il multitasking, quindi spostamento da un’app all’altra semplicemente con uno swipe basso. 

Interessante per coloro che vogliono “smanettare” leggermente di più sulla personalizzazione riguarda la possibilità di scegliere le icone tra tre set prestabiliti o anche caricandone altri. Presente uno spazio per il gaming che permette di selezionare le notifiche da visualizzare o meno durante le sessioni di gioco per non essere interrotti. Ci sono anche diverse modalità di performance e un’opzione per bloccare la luminosità solo per determinati giochi.

Il resto è sempre convincente per fluidità di utilizzo, grazie anche al display, ma anche grazie ad un buon chipset ben ottimizzato da OPPO. Non abbiamo avuto problematiche con aggiornamenti continui sintomo che l’azienda sta continuando a lavorare per migliorare lo smartphone.

FOTOCAMERA: sensori prestanti per foto punta e scatta

OPPO Reno8 5G

  • Principale 

    • Sensore Sony IMX766 da 50 MP 
    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8 
    • Pixel Size – 1.0 µm – 1/1.56” – 23mm
    • PDAF  
  • Ultra – Grandangolare 
    • Sensore Sony IMX355 da 8 MP
    • Obiettivo 112° di visione con apertura f/2.2 
    • Pixel Size – 1.12 µm – PDAF – 1/4.0” – 16mm
  • Macro Camera
    • Sensore da 2 MP
    • Obiettivo con apertura f/2.4  
  • Flash LED
  • Video 4K  @ 30 fps – 1080p. @ 30/60 fps

Il nuovo comparto fotografico di OPPO Reno8 va al sodo senza troppi fronzoli. Vede un sensore principale che conosciamo bene perché è un sensore da 50 Megapixel (apertura f/1.8) Sony IMX766. È un sensore da 1/1,56″ con messa a fuoco automatica a rilevamento di fase omnidirezionale a tutti i pixel. È un po’ un vecchio sensore di punta che si trova in un gran numero di dispositivi ma che funziona ancora molto bene. Oltre a questo c’è una fotocamera ultra wide da 8 Megapixel (f/2.2) Sony IMX355. È un’unità da 1/4″ con un’ampiezza pari a 112°. Ultimo e probabilmente meno importante è il sensore macro da 2 Megapixel (f/2.4) che permette anche di aiutare l’utente con gli scatti in ritratto oltre che ravvicinati. 

OPPO ha investito molto nel reparto selfie per Reno8. Sul telefono è presente un sensore da 32 Megapixel  (f/2.4) che si basa sul sensore Sony IMX709 (dimensione 1/2,74″ con pixel singoli da 0,8 µm). È un sensore RGBW Quad-Bayer completo di autofocus e DOL-HDR. 

Da sottolineare qui l’assenza della NPU di imaging MariSilicon X che OPPO invece ha posto a bordo del Reno8 Pro. Una mancanza importante ma che sembra farsi sentire di notte e anche abbastanza relativamente segno che comunque OPPO è riuscita a mitigare con un’ottimizzazione dell’algoritmo dell’intelligenza artificiale. 

Come scatta il nuovo OPPO Reno8? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno lo smartphone ci piace. Il sensore principale scatta con molti dettagli, colori piacevoli e realistici e nitidezza ben applicata solo dove necessario. Realizzare uno scatto ben fatto con questo Reno8 è cosa facile e soprattutto è possibile farlo ancora con risoluzioni estreme come quelle a 50 Megapixel e addirittura a 108.5 Megapixel (modalità Extra HD) che garantiscono elevati dettagli.  

  • Foto al buio: nelle condizioni di luminosità più difficili i risultati raggiungono anche qui livelli buoni per bilanciamento e con dettagli altrettanto contrastati. Come detto manca il MariSilicon X che forse permetteva di avere scatti meno artefatti ma sappiate comunque che anche in questo caso portare a casa uno scatto ben fatto è cosa facile. L’intelligenza artificiale del device riconosce che le condizioni sono proibitive per quanto riguarda la luce e lavora di fino per portare a casa un risultato importante. La Modalità notturna e lo scatto che viene realizzato in questa condizione è sì migliore, con zone d’ombra illuminate dall’algoritmo. Oltretutto ci piace anche la facilità con cui il device permette di avere in mano uno scatto notturno ben equilibrato sulle luci artificiali e con un’ottima eliminazione del rumore. 

  • Modulo ultra-wide: per quanto concerne invece gli scatti con il sensore ultra grandangolare abbiamo meno qualità rispetto a quella che possiamo avere con il sensore principale ma i colori sono comunque buoni. Le foto vengono realizzate bene anche nel contrasto così come anche nel bilanciamento del colore. La scena è ampia e scattare con questo sensore permette di avere risultati buoni da portare a casa facilmente. 

  • Zoom: Il Reno8 non dispone di un teleobiettivo dedicato ma può comunque eseguire scatti con zoom digitale. Quelli 2x sono realizzati veramente bene per colori e dettagli. La qualità complessiva e le caratteristiche sono paragonabili a scatti 1x con solo un po’ più di morbidezza.

  • Selfie e Ritratti: i selfie anche sono ottimi e si può agire sull’HDR (anche automatico) che migliora lo scatto ma anche sull’intelligenza artificiale che garantisce la migliore ottimizzazione. I dettagli ci sono tutti grazie al sensore da 32 MP e soprattutto sono ben equilibrati i colori oltre al buon livello di realtà. Stessa cosa sui ritratti che OPPO riesce ormai a realizzare bene con una buona differenza di contrasto e soprattutto un ottimo livello di separazione tra il soggetto e lo sfondo.  

  • Video: per i video abbiamo il supporto alla ripresa a 4K a 30fps così come la registrazione di video HDR live. Lo smartphone può rendere più chiari i punti luce e le ombre nelle scene retroilluminate e offrire un effetto video più strutturato. I risultati sono buoni nel complesso con buona stabilizzazione anche se non ai livelli di altri device.   

AUTONOMIA: la ricarica veloce da 80W fa la differenza

Sull’autonomia OPPO Reno8 propone una batteria da 4.500 mAh. I risultati non sono esagerati però arriviamo a sera con questo smartphone è facile anche senza risparmi energetici e utilizzo intenso di fotocamera e giochi. 

Quello che però ci ha colpito particolarmente è la ricarica rapida SuperVOOC che conosciamo bene con OPPO ma che qui si spinge ancora più in alto. Sì, perché parliamo di una ricarica da 80W e questo significa riuscire a raggiungere una ricarica completa da 0 al 100% in poco più di mezz’ora. Incredibile il fatto che in soli 11 minuti lo smartphone possa raggiungere già il 50% di carica. 

CONCLUSIONI

OPPO Reno8 5G è un device completo: combina un design originale e bello da vedere, un’eccellente qualità costruttiva, un display di buona qualità e soprattutto luminoso anche se con refresh fino a 90Hz. Il processore MediaTek non ha nulla da invidiare agli Snapdragon e ancora un sistema fotocamere collaudato che lavora in modo coerente. 

Il prezzo di listino di oltre 700€ è un po’ elevato ma sappiate che lo street price è decisamente più basso di almeno 200€ e questo significa portare a casa uno smartphone da 500€ che possiede una scheda tecnica di rilievo con un design degno di nota.



 

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