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giovedì, Ago 13

Ora Facebook ti avvisa se condividi una notizia a tema covid-19 troppo vecchia



Da Wired.it :

La nuova notifica include dettagli sulla data di pubblicazione dell’articolo: in particolare, viene visualizzato il momento della prima condivisione, in modo che ci si possa rendere conto di quanto sia attuale o datato il contenuto

Notifica di Facebook che avvisa se una notizia è attuale o obsoleta (immagine: Facebook)

La guerra di Facebook alle fake news da pandemia continua. Il social network di Manlo Park ora fa anche visualizzare un avviso pop-up ogni volta che un utente condivide un contenuto a tema covid-19. La nuova notifica rimanda innanzitutto gli iscritti a visitare il suo centro informazioni sul coronavirus che, fin dai primi momenti di crisi, ha aiutato con notizie affidabili di fonti locali e globali. Poi, include dettagli sulla data di pubblicazione dell’articolo così da contestualizzarlo a livello temporale: in particolare, viene visualizzato il momento della prima condivisione, in modo che ci si possa rendere conto di quanto sia attuale o datato il contenuto.

Notifica pop-up che avvisa gli utenti quando si condivide un contenuto a tema covid-19 (immagine: Facebook)

Questi avvisi sfruttano la tecnologia impiegata per le notifiche di recency, lanciate a giugno per aiutare a ridurre la diffusione di vecchi articoli che, secondo quanto osservato da Facebook, ricompaiono ciclicamente fornendo un quadro errato su quanto sta accadendo realmente nel mondo. “L’obiettivo è aiutare le persone a comprendere l’attualità e l’origine del contenuto prima che lo condividono”, viene spiegato nel blog ufficiale.

La piattaforma, però, non vuole rallentare la diffusione delle informazioni credibili provenienti dalle autorità sanitarie, “quindi i contenuti pubblicati dai governi e dalle organizzazioni riconosciute, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non avranno tale notifica”. Nonostante i continui sforzi per limitare la disinformazione, Facebook ha dovuto comunque rimuovere oltre sette milioni di post a tema coronavirus, poiché disinformanti, e ha dovuto aggiungere etichette di fact checking ad altri 98 milioni.

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[Fonte Wired.it]