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giovedì, Feb 27

Oracle, soldi a un’associazione per bloccare i suoi rivali



Da Wired.it :

Finanziamenti all’Internet accountability project contro Amazon e Google. L’associazione chiede regole più severe per le big tech e ha sostenuto Oracle in tribunale

Larry Ellison
Lawrence Joseph “Larry” Ellison, co-fondatore e ceo di Oracle

C’è Oracle, uno dei colossi statunitensi dei software, tra i maggiori finanziatori dell’associazione Internet accountability project (Iap), nata con l’obiettivo di ottenere regole più severe sulla privacy a carico delle grandi aziende tecnologiche. A cominciare da campagne contro i principali concorrenti di Oracle, come Google e Amazon.

Venuta alla ribalta nel 2019, Iap si è distinta per la crociata contro le big tech e per un orientamento politico conservatore. Alle richieste di svelare chi la finanziasse, l’associazione ha sempre opposto un netto rifiuto. Ma alla fine uno dei nomi è venuto a galla. Ed è quello di Oracle, colosso specializzato in cloud, software per database e data center. Da un rapporto sulle attività politiche dell’azienda, rintracciato da Bloomberg, emerge che la società ha donato tra i 25mila e i 99mila dollari all’Internet accountability project nel 2019.

L’azienda e l’associazione sono molte vicine. Iap ha spalleggiato Oracle in una disputa legale contro Google che va avanti da dieci anni. La società di Redwood City ha accusato Big G di aver violato il copyright quando ha incluso un codice di programmazione Java (di proprietà di Oracle dal 2010) nei telefoni Android. A febbraio, ricorda Bloomerg, proprio l’Internet accountability project si è schierata dalla parte di Oracle affinché Google rispettasse i diritti sul codice. E Oracle non si è accontentata di un solo alleato. Il rapporto mostra che ha finanziato altri quattro gruppi in suo sostegno nella causa contro Mountain View.

In tribunale, infine, la multinazionale ha trovato un altro alleato di peso: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha sollecitato la Corte suprema a respingere l’ultimo appello di Google.

Di fronte alla rivelazione il presidente della Iap, Mike Davis, ha affermato a Bloomberg che l’organizzazione non è solita rivelare i suoi sostenitori e che non sono stati i finanziamenti ricevuti a farle prendere le parti di Oracle.

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[Fonte Wired.it]