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giovedì, Ott 22

Orionidi, occhi al cielo per le stelle cadenti d’autunno



Da Wired.it :

Ben visibili dopo la mezzanotte, le Orionidi quest’anno raggiungeranno il picco tra il 21 e il 22 ottobre prossimo, con una ventina di stelle cadenti all’ora

Orionidi
(Foto: Getty Images)

Il mese di ottobre è ricco di eventi astronomici: in attesa della seconda Luna piena del mese, chiamata Blue Moon, che sorgerà il 31 ottobre prossimo, come ogni anno tornano puntuali a illuminare i cieli d’autunno le Orionidi, le stelle cadenti d’autunno, il cui picco è previsto tra il 21 e il 22 ottobre, con una ventina di stelle cadenti all’ora. E quest’anno lo spettacolo è assicurato: condizioni meteo permettendo, infatti, l’assenza della Luna migliorerà ulteriormente la loro osservazione. Pronti per godervi lo spettacolo? Ecco come.

Le Orionidi, parenti strettissime delle Eta Aquaridi, sono stelle cadenti originate dalle particelle perse dalla cometa Halley, durante vecchi incontri ravvicinati con il Sole. Quando la Terra, seguendo la sua orbita intorno al stella, incontra la loro scia, queste particelle sfrecciano a circa 66 km/s nella nostra atmosfera disintegrandosi e dando vita alle famose e spettacolari code luminose e colorate, che possono durare da pochi secondi a qualche minuto. Il loro nome si deve alla costellazione di Orione, il loro radiante, ovvero il punto celeste dal quale sembrano provenire e che ci aiuta a capire in che direzione guardare.

Ma come osservarle al meglio? “Saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte”, spiegano gli esperti dell’Unione astrofili italiani (Uai). “Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra incontra nel suo moto zone più o meno dense di meteoroidi cosicchè le Orionidi non presentano un unico massimo, ma di anno in anno una serie di variazioni della frequenza in genere superiori alle 20-30 meteore/h”. Inoltre, la Luna sarà assente, e renderà quindi lo studio e l’osservazione delle Orionidi davvero ottimali. Ciò, spiegano gli esperti, “permetterà ogni tipo di studio: nel visuale sulle frequenze orarie e sulla distribuzione delle luminosità, nel dominio fotografico e video sulla posizione del radiante”.

Per non perdersi lo spettacolo delle Orionidi, ricorda la Nasa, bisogna recarsi in un posto lontano dalle luci della città e munirsi di un caldo sacco a pelo e di tanta pazienza, dato che lo spettacolo durerà fino all’alba. Ma anche di una comoda sedia: una volta seduti, infatti, dovremo far in modo che i nostri piedi siano puntati verso sud-est (se ci troviamo nell’emisfero settentrionale, mentre nord-est per chi si trova in quello meridionale) e aspettare poco meno di 30 minuti affinché i nostri occhi si abituino al buio e saranno pronti ad andare a caccia delle stelle cadenti.

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[Fonte Wired.it]