Seleziona una pagina
mercoledì, Gen 25

Oscar 2023: chi sono i grandi esclusi



Da Wired.it :

Le nomination degli Oscar 2023, come d’abitudine, ci hanno regalato parecchie sorprese: dalla strabiliante corsa di Everything Everywhere All At Once alla quinta nomination per Cate Blanchett, dalla candidatura meritatissima del golden boy Paul Mescal alla presenza di un titolo “underdog” come To Leslie, da Michelle Yeoh prima donna asiatica candidata come miglior attrice alla rivincita di una star come Jamie Lee-Curtis, non si può dire che siano mancate le emozioni nell’annuncio dei titoli in corsa per le statuette il prossimo 13 marzo (anche per l’Italia, con Pupille di Alice Rorhwacher tra i migliori corti). Ma c’è anche chi non ha festeggiato particolarmente dopo questi annunci: vediamo chi è stato, più o meno ingiustamente, snobbato.

Le registe donne

Nonostante nelle ultime edizioni siano state proprio due donne a vincere l’Oscar alla miglior regia, ovvero Chloe Zhao e Jane Campion, quest’anno i candidati nella stessa categoria sono tornati a essere tutti maschi. E dire che la scelta c’era, da Gina Prince-Bythewood di The Woman King a Charlotte Wells di Aftersun, passando per Sarah Polley di Women Talking.

Categorie attoriali

A proposito di The Woman King, il film è stato parecchio apprezzato soprattutto per l’interpretazione potente di Viola Davis. L’attrice, già vincitrice dell’Academy Award come miglior attrice non protagonista nel 2016 per Barriere, non è stata considerata però in nessuna categoria attoriale. Tra le altre grandi escluse anche Margot Robbie per Babylon, mentre in molti si aspettavano che Tom Cruise ricevesse una candidatura a miglior attore per il seguito di Top Gun.

Till

La struggente storia vera dell’omicidio, nel 1955, del quattordicenne Emmett Till per mano di un gruppo di razzisti e soprattutto della lotta della madre Mamie Till-Mobley per ottenere giustizia è diventato un film altrettanto importante e commovente, che però è stato praticamente ignorato dall’Academy. Peccato soprattutto per la regia di Chinonye Chukwu e ancor di più per l’interpretazione di Danielle Deadwyler nei panni di Till-Mobley. 



[Fonte Wired.it]