Seleziona una pagina
giovedì, Lug 18

Ottenere rimborso per le fatture a 28 giorni: automatici o su richiesta?


La sentenza si è pronunciata in modo chiaro: gli operatori telefonici dovranno restituire agli utenti quanto indebitamente riscosso durante il periodo in cui la fattura a 28 giorni è stata in vigore. Il “se” non si discute, quindi, ma il “come” rischia invece di sollevare ancora non poche polemiche. Inutile immaginare che il caso possa sgonfiarsi senza resistenze ulteriori, del resto: in ballo ci sono rimborsi per un controvalore che si avvicina al miliardo di euro.

In particolare le compagnie telefoniche hanno immaginato un processo nel quale sono gli utenti a dover fare richiesta per il danno subito; secondo l’AGCOM, invece, questo onere spetterebbe all’operatore stesso, il quale deve pertanto restituire la quota relativa per ogni singolo pagamento ricevuto durante la procedura irregolare. Questione di interpretazione, sulla quale sicuramente è destinato a ripartire il balletto delle argomentazioni con possibili allungamenti dei tempi di risarcimento.

Vodafone, il modulo di richiesta

Vodafone, ad esempio, si è portata avanti costruendo una pagina per i rimborsi nella quale sono presenti tutti i dati utili a segnalare all’operatore la propria richiesta. Spiega la pagina stessa:

In seguito al ritorno alla fatturazione mensile delle offerte di rete fissa e convergenti, in base alla delibera AgCom 269/18/CONS, è possibile richiedere la restituzione dei giorni erosi nel periodo decorrente dal 23 giugno 2017 fino al ritorno alla fatturazione su base mensile (5 aprile 2018). I clienti coinvolti possono effettuare la richiesta compilando i seguenti campi e verranno ricontattati al numero indicato.

Una volta inseriti i dati, si presume che Vodafone faccia partire le pratiche che porteranno al rimborso senza sforzi ulteriori da parte dell’utente.

Riposta Vodafone alla compilazione del modulo

In attesa di ulteriori deliberazioni da parte dell’autorità, si consiglia di compilare il modulo per mettersi in prima fila nella richiesta di rimborso (clicca qui). In seguito saranno le authority a garantire il diritto acquisito, cercando di costringere i provider ad offrire il rimborso con modalità più comode e utili al recupero dell’intera somma indebitamente sottratta.



Source link