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venerdì, Ott 14

OVHcloud presenta una nuova tecnica di raffreddamento a immersione per i data center

da Hardware Upgrade :

OVHcloud ha annunciato lo sviluppo di una nuova tecnica di raffreddamento a liquido a immersione di tipo ibrido. L’azienda intende sfruttarla all’interno dei suoi data center per migliorare le prestazioni di raffreddamento dei server contenendo allo stesso modo i consumi e, pertanto, anche le spese.

OVHcloud annuncia una nuova tecnica di raffreddamento a liquido a immersione

La nuova tecnica, che è stata sviluppata internamente da OVHcloud e ha portato al deposito di 16 brevetti, prevede l’uso di armadi rack a libreria in cui i server sono disposti verticalmente, anziché orizzontalmente come avviene normalmente. Ciascun armadio ha tre livelli, per una capienza totale di 48 server in formato 1U o di 24 in formato 2U. Ciascun server è isolato dagli altri ed è immerso nella sua vasca indipendente.

I server sono completamente immersi in un liquido dielettrico (che conduce, dunque, il calore ma non l’elettricità) che è direttamente a contatto con tutte le componenti; su CPU e GPU vengono installati dissipatori passivi con una serpentina appositamente progettata per facilitare la dispersione del calore nel liquido.

Tra i vantaggi di questo approccio c’è il fatto che non ci sono più ventole o pompe all’interno del rack, cosa che riduce rumore e consumi, e di conseguenza le spese operative. OVHcloud afferma che sia necessario soltanto un sistema di raffredamento “a secco”, ovvero in cui il liquido viene semplicemente fatto passare per delle serpentine in maniera simile a quanto avviene nei dissipatori a liquido per computer desktop. In questo modo è possibile ottenere una differenza di circa 20 °C tra la temperatura del liquido in uscita e quella in entrata, sufficiente a soddisfare il bisogno di raffreddamento dei data center.

Stando all’annuncio di OVHcloud, vedremo le prime applicazioni di questa nuova tecnica negli ambiti bancario, sanitario, della ricerca scientifica e dei videogiochi.

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