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mercoledì, Set 29

“Passione e innovazione”, la spinta di Joule all’impresa per gli studenti siciliani



Da Wired.it :

La scuola di impresa Eni ha chiuso un programma formativo che ha interessato studenti di Gela e Caltagirone, rimarcando l’importanza di sviluppare skill adeguata per approcciare le sfide legate all’economia circolare e alla transizione energetica

(foto: Pixabay)

Farà tappa a Roma, con una visita alla prossima Maker Faire (ne abbiamo scritto qui) il team vincitore di “Passione e innovazione a confronto”, l’evento che Joule, la scuola di impresa voluta da Eni, ha promosso in modalità distance (23 e 24 settembre, ndr) per coinvolgere in attività formative ma anche in un vero e proprio contest dedicato ai team, 40 studenti provenienti dagli istituti scolastici di Gela (afferenti ai cosiddetti Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e dall’Its Steve Jobs di Caltagirone.

La due giorni ha permesso ai partecipanti di fare formazione, comprendere le chance connesse a economia circolare, sostenibilità e transizione energetica, allenare capacità e skills che torneranno utili nei prossimi anni, soprattutto per coloro che si lanceranno in avventure imprenditorial. Le nozioni apprese durante il percorso sono tornate utili -inoltre.nella fase di lavoro in team che ha visto i partecipanti elaborare e validare ipotesi per far fronte alle sfide presentate nell’ambito del programma formativo.

Tutti i partecipanti sono stati premiati con una borsa di studio che garantirà l’accesso all’Aurora Experience, un percorso di crescita e orientamento dedicato a ragazzi under 21 (è un percorso avanzato di mentorship della durata triennale che consente a chi partecipa di entrare in contatto con una rete di esperti di tecnologia, manager e imprenditori, per approfondire le proprie vocazioni, ndr).

C’è una generazione che vive già immersa nella sfida della sostenibilità perché il tema del cambiamento climatico la coinvolge molto più direttamente e ne minccia il futuro. Ma questa stessa generazione, con lo sviluppo di competenze più vicine alle esigenze del mercato, sarà chiamata nei prossimi anni a dare le risposte concrete sul fronte del modo di fare impresa, di fare business e di utilizzare/sviluppare le tecnologie, anche attraverso una formazione più mirata in termini di conoscenza e più definita sotto il profilo dell’orientamento.

Le opportunità legate all’economia circolare, dopotutto, sono realtà già da tempo: secondo precedenti dati Symbola, infatti, 432mila imprese hanno investito nel periodo 2015-2019 in prodotti e tecnologie green, innovando ed esportando in termini superiori alla media. Altre grandi opportunità si apriranno nei prossimi tempi grazie al Pnrr: la rivoluzione verde e la transizione ecologica sono i pilastri della missione 2, obiettivi di lungo corso che metteranno alla prova tutti coloro che sul fronte professionale, si stanno formando in questa dase.

Iniziative come quella di Joule sono quindi uno stimolo a chi si sta formando, nei diversi livelli, a tenere alta l’attenzione ai cambiamenti in corso e a prenderne parte attraverso lo sviluppo di esperienze e competenze. Un approccio importante ovunque e in particolare nelle regioni del Sud, ricche di potenziale che può sbocciare in loco, con importanti ricadute sul sistema economico e produttivo, o altrove. I margini sono tanti per innovare e le sfide del cambiamento climatico e dell’economia circolare possono rappresentare un traino in una regione dove i numeri delle imprese innovative possono continuare a crescere.

L’evento è stato organizzato da Joule in collaborazione con Aurora Fellows, progetto nato da Fondazione Homo Ex Machina, e Upskill 4.0, spin-off di Università Ca’ Foscari Venezia nato dal progetto “ITS 4.0” finanziato dal Ministero dell’Istruzione.





[Fonte Wired.it]