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martedì, Apr 06

Patrick Zaki resterà in prigione in Egitto altri 45 giorni



Da Wired.it :

I giudici egiziani hanno prolungato la detenzione del ricercatore dell’università di Bologna e respinto la richiesta di un cambio avanzata dalla difesa

Manifestazione a Milano per Patrick Zaki, illegalmente detenuto in Egitto (Milano - Maurizio Maule, Ipa)
Manifestazione a Milano per Patrick Zaki, illegalmente detenuto in Egitto (Milano – Maurizio Maule, Ipa)

Per almeno altri 45 giorni Patrick Zaki sarà detenuto in carcere in Egitto. La Corte d’assise del Cairo ha prolungato oggi, 6 aprile, la custodia cautelare e ha respinto la richiesta di un cambio dei giudici che seguono il caso, presentata dalla difesa. Il ricercatore dell’Università di Bologna è da più di un anno sotto “arresto preventivo” con l’accusa di “propaganda sovversiva”, sulla base di alcuni post su Facebook che la difesa non ha mai potuto visionare. Inoltre, questi post sarebbero stati pubblicati da un account a nome Patrick George Zaki, mentre quello del ragazzo è a nome Patrick Zaki. Nel frattempo, il governo italiano non si è mosso nei confronti dell’Egitto se non presentando formali richieste di collaborazione nelle indagini e richieste di aiuto ad altri paesi europei.

La legale di Zaki, Hoda Nasrallah, ha dichiarato all’Ansa che c’è “un accanimento giudiziario nei confronti di Patrick. Confermato dalla decisione di oggi che è crudele, dolorosa. Vorremmo che il Governo italiano facesse subito una cosa, perché può farla subito: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma e esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato”. Nonostante queste non siano le prime esortazioni, lo stato italiano non ha fatto ancora niente nel corso di quest’anno, durante il quale la liberazione di Zaki è stata continuamente rimandata.

Anche l’Unione europea non ha ancora reagito in maniera concreta in favore della scarcerazione di Zaki. Lo scorso 19 dicembre il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per imporre sanzioni economiche contro l’Egitto: 434 voti hanno confermato l’approvazione della mozione, ma ci sono stati anche 29 contrari e 202 astenuti.

I più attivi nella vicenda sono Amnesty International e l’Università di Bologna che sta lavorando giorno e notte per Patrick ha dichiarato all’Ansa la sorella di Zaki, Marise Zaki. Inoltre, su Change.org è stata lanciata una raccolta firme per dare a Zaki la cittadinanza italiana. Un appello raccolto anche da alcune amministrazioni locali e regionali e da alcuni deputati che hanno portato la proposta in parlamento. Tra i primi firmatari Francesco Verducci, del Partito Democratico, e la senatrice Liliana Segre. Pochi giorni fa, la senatrice Michela Montevecchi, del Movimento 5 stelle, ha presentato una seconda mozione chiedendo l’apertura di un negoziato diretto Italia-Egitto, l’imposizione dell’arbitrato internazionale per avere un giudice terzo coinvolto nel caso e l’apertura di un ricorso alla Corte internazionale di giustizia da parte dell’Italia. Dal governo però, non arrivano ancora risposte.

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[Fonte Wired.it]