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lunedì, Feb 17

Peccato il flop, perché gli effetti speciali di Ghost in the Shell erano stupefacenti



Da Wired :

La versione live action dell’omonimo manga, approdata al cinema nel 2017 con un’accoglienza fredda, è un trionfo di effetti speciali. In questo video te li spiega un vero esperto della specialità

L’attesa è stata grande ma Ghost in the Shell, uscito al cinema nel 2017, ha di fatto deluso le aspettative degli appassionati. Il live action dell’omonimo manga, diretto da Rupert Sanders, con Scarlett Johansson nei panni della protagonista, non ha riscosso pareri entusiasti e non ha sbancato al box office. Gli effetti speciali al servizio della storia, però, erano notevoli, bisogna ammetterlo. In questo video per l’edizione statunitense di Wired, l’esperto Mike Seymour – tra i fondatori del sito Fxguide – li racconta, prendendo spunto dai momenti più importanti della pellicola (a partire dalla creazione del cyborg Major Mira Killian). È anche l’occasione per scoprire meglio come lavora un grande studio di visual effects come Mpc Film (tra i suoi ultimi lavori c’è anche 1917 di Sam Mendes).

Anche chi non ha apprezzato Ghost in the Shell, in ogni caso, difficilmente avrà scordato la tutina indossata da Johansson nei panni di Major o il mondo futuristico, ricreato ad arte per l’occasione: non solo edifici, veicoli ma anche segnaletica, traffico, folla.

Grazie a questo video capiremo meglio come analogico e digitale su incontrano e perché, ad esempio, per popolare una città con annunci olografici – come succede nel film – devi prima filmare 50, 60 attori in carne e ossa. Non è mai saggio pensare che tanto fanno tutto al computer.

 

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[Fonte Wired.it]