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martedì, Giu 23

Per cosa ricordiamo il regista Joel Schumacher



Da Wired.it :

Il regista di film apprezzati come Ragazzi perduti e Un giorno di ordinaria follia ma anche di trionfi camp come Batman & Robin era noto per il suo stile estetizzante e per i suoi eccessi impenitenti

joel schumacher
(foto: Getty Images)

È morto all’età di 80 anni, dopo una difficile lotta contro il cancro, il regista americano Joel Schumacher. Nato il 29 agosto 1939, studiò design e mosse i primi passi nel mondo della moda di New York da cui si allontanò quasi subito per problemi legati all’abuso di droghe; alla fine degli anni Settanta però si avvicinò al cinema come costumista, collaborando anche in alcuni film di Woody Allen (Il dormiglione, Interiors). Trasferitosi a Los Angeles iniziò a lavorare ad alcune sceneggiature per film a basso budget, fino a debuttare nel 1981 alla regia del film di fantascienza The Incredible Shrinking Woman con protagonista Lily Tomlin.

Il successo iniziò ad arrivare però a partire dal 1985, quando diresse St Elmo’s Fire, seguito nel 1987 da Ragazzi perduti: sfruttando alcuni dei giovani volti in ascesa dell’epoca, fra cui Rob Lowe, Kiefer Sutherland e Demi Moore, Schumacher si impone con un suo certo stile torrido ed estetizzato. Nel 1993 fu la volta di Un giorno di ordinaria follia, pellicola in concorso a Cannes, in cui diresse Michael Douglas nei panni di un uomo che discende nella pazzia. Negli anni successivi si occupò di due film tratti dai romanzi legal thriller di John Grisham (Il cliente, Il momento di uccidere) e in particolare subentrò a Tim Burton nella saga cinematografica di Batman: sua la regia infatti di Batman Forever del 1995 con Michael Keaton, Nicole Kidman, Jim Carrey e Tommy Lee Jones; e Batman & Robin del 1997 con George Clooney, Uma Thurman e Arnold Schwarzenegger.

Da sempre apertamente omosessuale (dichiarò di essere andato a letto 20mila uomini), Schumacher non si limitò mai nell’infondere un certo immaginario camp nei suoi film, ma in particolare Batman & Robin, dove l’Uomo pipistrello è ipersessualizzato e caricato di allusioni omoerotiche, fu mal recepito da pubblico e critica per via di una certa estetica cartoon-esca e allusiva. Dopo quell’insuccesso piuttosto clamoroso tornò dedicarsi a film più concisi e in qualche modo profondi se non sperimentali, come i thriller 8mm con Nicolas Cage del 1999 e In linea con l’assassino con Colin Farrell del 2003, ma tornando anche a opere più estetizzanti come Il fantasma dell’opera del 2004, tratto dal musical di Andrew Lloyd Webber. Il suo ultimo film, Trespass con ancora Cage e Kidman, risale al 2011, mentre nel 2013 aveva diretto alcuni episodi della serie Netflix House of Cards.

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[Fonte Wired.it]