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venerdì, Set 06

Per eliminare i rifiuti, una scuola australiana ha bandito i cestini della spazzatura


Una scuola femminile australiana ha bandito i cestini della spazzatura per limitare la produzione dei rifiuti: la speranza è che si usino contenitori ecologici

(foto: GettyImages)

Per limitare (o addirittura eliminare) la produzione di rifiuti, una scuola femminile australiana ha deciso di togliere i cestini della spazzatura dall’istituto. In questo modo, le studentesse sono invogliate a ripensare i loro consumi: per la merenda, per esempio, niente snack confezionati, ma contenitori riutilizzabili. O borracce al posto delle bottigliette.

L’idea arriva proprio dalle allieve del Melbourne Girls’ College (Mgc), che hanno formato un team dedicato alla sostenibilità e, d’accordo con la preside Karen Money, hanno lanciato l’iniziativa. L’obiettivo finale è di diventare una scuola zero waste, in cui la produzione di rifiuti sia azzerata.

Nell’istituto quindi spariscono i cestini della spazzatura, con qualche eccezione (rimangono quelli dei bagni, per esempio, e quelli per la raccolta della carta da riciclare). Il principio, spiega la direttrice in una newsletter ai genitori, è simile a quello in vigore in alcuni parchi naturali: “the waste you take in, you are responsible for taking out”, ognuno è responsabile di portare via la spazzatura che ha prodotto.

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In questo modo le studentesse e le loro famiglie dovrebbero essere invogliate a ripensare i contenitori in chiave ecosostenibile, puntando all’uso di involucri riutilizzabili (per esempio in vetro) o biodegradabili al posti di quelli in plastica monouso.

Ogni giorno vengono fatti dei controlli: nessuna punizione per chi sgarra (semplicemente dovrà riportarsi a casa la spazzatura prodotta), ma a chi ha trovato un’alternativa green viene consegnati dei gettoni che permettono, accumulandoli, di ricevere un premio.

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