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giovedì, Set 03

Per la Germania ci sono prove “indubitabili” che Alexei Navalny è stato avvelenato



Da Wired.it :

Gli esami tossicologici sono stati condotti da un laboratorio speciale dell’esercito tedesco e hanno rilevato la presenza del novichok, un agente nervino. La cancelliera Merkel vuole discutere sanzioni contro la Russia con Unione Europea e Nato

(foto: Sefa Karacan/Anadolu Agency/Getty Images)

Il governo tedesco presieduto da Angela Merkel ha confermato, “senza alcun dubbio”, che il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è stato avvelenato con un agente nervino molto pericoloso, il novichok. Si tratta di uno tra i composti chimici più letali in assoluto che, agendo sul sistema nervoso, può portare al decesso anche in pochi minuti. Gli esami tossicologici sul dissidente politico russo – che si trova in Germania, dopo essere stato trasferito dalla Siberia, dove era stato ricoverato subito dopo l’incidentesono stati condotti da un laboratorio speciale delle forze armate tedesche. Nei giorni scorsi anche i medici dell’ospedale Charitè di Berlino, monitorando le condizioni di Navalny, avevano parlato di avvelenamento, anche se non erano ancora riusciti a individuare cosa avesse provocato il malore.

“È chiaro che Navalny è vittima di un crimine ed è stato messo a tacere”, ha spiegato Merkel che ha condannato con “la massima fermezza possibile” quanto accaduto. Il governo tedesco vuole discutere i risultati dell’indagine con l’Unione Europea e la Nato e valutare “una reazione congiunta appropriata” nei confronti della Russia.

Il novichok e i dissidenti politici

Il Cremlino non ha ancora commentato le parole della cancelliera tedesca, ma nulla fa pensare che non andrà come va sempre in questi casi: ovvero svicolerà sulle proprie responsabilità. Nei giorni immediatamente successivi all’accaduto, un portavoce del governo russo aveva dichiarato che non ci sarebbe stata condotta alcuna indagine perché “non c’è alcun indizio che confermi l’ipotesi di avvelenamento”. I medici dell’ospedale Omsk in Siberia, dove è stato ricoverato Navalny, avevano dichiarato che le analisi condotte escludevano l’avvelenamento: si sarebbe trattato piuttosto di un calo di zuccheri (una versione sostenuta anche dalla testata internazionale controllata dal governo russo Rt, ma che comunque è stata ritrattata e cambiata varie volte). Il politico russo è ancora in coma e le sue condizioni continuano a essere molto gravi.

Non è la prima volta che il novichok, sviluppato in Russia tra gli anni ’80 e ’90, viene usato su persone invise al presidente Vladimir Putin. Nel 2018 in Inghilterra, l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia sono stati avvelenati con lo stesso agente nervino. I due sono sopravvissuti, ma la Russia ha sempre negato le proprie responsabilità nonostante le indagini del governo inglese avessero dimostrato che i responsabili del fatto erano tre agenti dell’intelligence russa.

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[Fonte Wired.it]