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giovedì, Dic 12

Per l’Antitrust il matrimonio tra Deliveroo e Amazon non s’ha da fare


Un rider di Deliveroo (Foto: Matthew Horwood/Getty Images)
Un rider di Deliveroo (Foto: Matthew Horwood/Getty Images)

Nulla di fatto, almeno per il momento, sul fronte dell’accordo tra il colosso inglese delle consegne cibo a domicilio Deliveroo e Amazon. L’11 dicembre è arrivata decisione da parte dell’Antitrust del Regno Unito di sospendere il piano di acquisizione delle quote dell’azienda di food delivery da parte del gigante dell’ecommerce. Secondo l’autorità, un possibile accordo tra le due società andrebbe a creare dei problemi per la concorrenza nel mercato delle consegne di cibo.

L’accordo presentato prevedeva un investimento pari a 575 milioni di dollari da parte di Amazon per rilevare una quota minoritaria della compagnia britannica. Ma la proposta ha fatto subito scattare l’authority, che ha aperto un’indagine lo scorso ottobre. Ora alle due società restano cinque giorni di tempo per dare all’Antitrust le garanzie richieste e poter quindi avere il via libera per procedere con l’accordo.

L’azienda di Jeff Bezos aveva annunciato la sua volontà di investire in Deliveroo con l’intenzione di ampliare e rafforzare la sua presenza nel Regno Unito dove sono già attivi i suoi servizi nel settore della vendita di cibo come Prime Now, Amazon Fresh e Whole Foods Market. Dal canto suo, Deliveroo è tra i principali attori del mercato del food delivery in Gran Bretagna, dove copre già oltre 100 città, e nel 2018 ha visto un aumento del fatturato globale del 72%, come riporta il Financial Times.

Per questo i dubbi restano forti. Secondo l’autorità un possibile accordo tra i due colossi potrebbe da una parte portare all’uscita di Amazon dal mercato britannico come attore autonomo nel settore del food delivery, e quindi ridurrebbe la concorrenza in quell’ambito. Dall’altra parte le due compagnie insieme potrebbero nuocere alla concorrenza perché rivestono già una posizione di primaria importanza nel settore delle consegne di prodotti alimentari ordinati online.

L’Antitrust teme in sostanza che se si riducesse la concorrenza tra i principali attori in campo, le compagnie più influenti attuerebbero comportamenti monopolistici, portando così a un aumento dei prezzi per i clienti, per i ristoranti e per i fornitori. D’altra parte, però, la linea che stanno seguendo molte delle principali compagnie attive in quel settore è proprio quella di battere la strada delle fusioni, per ridurre i costi e massimizzare i profitti. Tra gli ultimi accordi di questo tipo, per esempio, proprio nel Regno Unito c’è la proposta degli olandesi di Takeaway.com di acquistare la società britannica Just Eat per 5 miliardi di sterline.

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