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lunedì, Mar 15

Per qualche strano motivo Twitter si è messo a bannare la parola “Memphis”



Da Wired.it :

C’è una nuova “M-word”: per qualche tempo scrivere questa parola in un tweet ha causato un blocco dei profili Twitter. Poi l’inspiegabile bug che ha avuto per protagonista la città del Tennessee è stato risolto

(foto: Omar Marques/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Uno strano bug di Twitter ha fatto sì che alcuni utenti siano stati temporaneamente bloccati dal social network per aver scritto una parola proibita: Memphis, la metropoli del Tennessee. Il blocco è durato circa 12 ore e a notarlo è stata una giornalista di Gizmodo che, dopo aver twittato a proposito della città si è vista notificare il blocco dalla piattaforma, ufficialmente per aver pubblicato informazioni personali di terzi.

Lo screenshot dell’avviso consegnato ad Alyse Stanley da Twitter (foto: Gizmodo)

Improvvisamente l’algoritmo di Twitter ha deciso che il nome del luogo che ha dato i natali a Elvis Presley non era più una parola permessa.

Per lo stesso inspiegabile motivo, diversi tifosi della squadra di calcio francese Olympique Lyonnais hanno ricevuto il blocco dopo aver condiviso alcune foto del beniamino della loro squadra, il calciatore olandese Memphis Depay. Questo ha spinto l’account ufficiale della squadra a chiedere ironicamente a Twitter se fosse possibile parlare liberamente di Depay, dato che il suo nome contiene la M-word.

La stessa sorte è capitata alla squadra Nba dei Memphis Grizzlies che, per tutta la giornata di domenica, prima del match serale contro gli Oklahoma City Thunder, ha ricevuto commenti che hanno portato l’account ufficiale della franchigia a prendere posizione sulla vicenda.

Alcuni utenti hanno ipotizzato che Twitter abbia agito così perché il calciatore Memphis Depay ha registrato il proprio nome come marchio per impedire ad altre persone di utilizzarlo. Ma l’ipotesi è stata immediatamente e facilmente smentita, anche perché, se così fosse, Twitter dovrebbe bannare tutti gli utenti che parlano di marchi registrati.

È molto più probabile, invece, che la parola sia stata erroneamente contrassegnata dai sistemi automatizzati di Twitter deputati a individuare contenuti problematici, con conseguente inevitabile blocco di 12 ore per chi la twittava.

Ora il problema è stato risolto e gli utenti possono tornare a scrivere di Memphis in tutta tranquillità. D’altronde il Rock ‘n’ Soul Museum, la Blues Hall of Fame e lo Stax Museum of American Soul Music si trovano soltanto lì.

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[Fonte Wired.it]