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venerdì, Ago 14

Perché Apple e Google hanno rimosso Fortnite dall’app store



Da Wired.it :

Improvvisa accelerata nella guerra tra Epic Games e i due colossi tech, ecco che cosa sta succedendo e cosa potrebbe cambiare

fortnite rimozione
(Foto: Epic Games)

La guerra Fortnite vs Apple e Google è entrata ufficialmente nel vivo con una mossa molto audace e significativa da parte degli sviluppatori di Epic Games, di quelle che “non si torna più indietro”. La prima reazione è stata da parte del gigante di Cupertino con la rimozione del gioco dall’App Store per iOs seguita poco dopo anche da Mountain View su Play Store. E gli sviluppatori hanno già mosso i propri avvocati. Cosa è successo? E cosa cambierà?

Iniziamo dalla cronaca. Ieri 12 agosto Apple ha rimosso l’applicazione Fortnite dal proprio negozio di contenuti con la motivazione che la società che sviluppa il gioco, Epic Games, ha violato alcune linee guida dell’App Store. Era infatti apparsa nel gioco la schermata qui sotto, che illustrava come fosse possibile acquistare la valuta virtuale chiamata V-Bucks a un prezzo scontato del 20% con il pagamento diretto a Epic invece che passare da Apple. Nello specifico, per 1000 V-Bucks si potevano risparmiare 2 euro, con 7,99 vs 9,99 euro. Poco dopo, stessa trama anche per Google. Di tutta risposta, Epic Games ha preparato la denuncia per entrambi.

fortnite prezzo scontato
(Foto: Epic Games)

Ricordiamo che Fortnite è un gioco gratuito da scaricare e non richiede necessariamente alcuna spesa per migliorare le prestazioni. Gli oltre 3000 euro al minuto spesi dai milioni di giocatori in tutto il mondo sono soltanto per modifiche estetiche e cosmetiche ai propri avatar. Può sembrare qualcosa di futile, eppure è la vera fortuna di Epic Games, che ha trovato la propria gallina dalle uova d’oro e vorrebbe condividere il meno possibile questo tesoretto con Apple e Google.

Per questo motivo Epic Games ha prima deciso di non pubblicare il gioco su Play Store per Android obbligando i giocatori a scaricare per vie traverse e ora ha lanciato il guanto di sfida ai due colossi e alle sue trattenute pari al 30%. Non paga, la società di stanza a Cary, in Carolina del Nord, ha usato uno sberleffo contro la mela morsicata tirando fuori dal passato l’iconico spot “1984” andato in onda durante il Super Bowl per il lancio del Macintosh e per la lotta a Ibm e agli altri colossi accentratori. Mentre per Google ha deciso di lanciare contro il mantra “Don’t Be Evil” ossia “Non essere cattivo” che era un po’ il motto originario.

Una storia che ora si ripete, con Apple dall’altra parte. Altri sviluppatori seguiranno la via di Epic Games per combattere le alte trattenute? Di certo avere Fortnite tra le mani è un’arma micidiale, che pochi altri possono sfruttare. La baruffa è tutta da seguire, potrebbe creare interessanti precedenti che spariglierebbero le carte. Oppure verrà certificato lo status quo, mettendoci una pietra tombale sopra.

 

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[Fonte Wired.it]