Seleziona una pagina
martedì, Ott 15

Perché Casini si è messo a guardare le tue storie su Instagram


Se lo chiedono un po’ tutti da qualche giorno, ma il senatore non è diventato il capo di una polizia segreta, né vuole diventare tuo amico: la risposta è molto più terrena (e meno romantica) di così

Pier Ferdinando Casini (foto: Stefania D’Alessandro/Getty Images)

La giornata di domenica 13 ottobre sarà ricordata dagli utenti dei social network come quella in cui il senatore Pier Ferdinando Casini ha sbirciato le storie Instagram di mezza Italia.

Tutto è iniziato con qualche screenshot sparso pubblicato su Twitter, una fortuita casualità da raccontare agli amici e riderci su. Poi gli screenshot si sono moltiplicati, e i racconti hanno iniziato a somigliarsi tra loro, fino a far sorgere una domanda che nessuno avrebbe mai sognato di porsi nella vita: perché Casini sta guardando la mia storia Instagram?

Cos’è successo all’account di Casini

Superata la facile tentazione di attualizzare il popolare slogan “nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no” coniato dalla Democrazia cristiana in occasione delle elezioni politiche del 1948, quanto accaduto all’account Instagram ha una ragione fin troppo terrena: è stata l’opera di un bot.

A suggerire per prima l’ipotesi è stata la pagina Facebook Social Media Epic Fails, che ormai da anni si occupa di tradurre in chiave ironica le disavventure comunicative di piccole e grandi realtà aziendali. “Finalmente la politica si è decisa ad avvicinarsi definitivamente al cittadino e lo sta cominciando a fare da Instagram?” si chiede retoricamente l’amministratore della pagina, “No amici ed amiche. Casini o chi per lui ha semplicemente aderito ad un servizio che – a pagamento – visualizza centinaia di migliaia di stories pubbliche ogni giorno. Un banalissimo bot”.

La strategia è semplice: l’obiettivo è quello di visualizzare quante più storie possibili affinché almeno una piccola percentuale degli utenti raggiunti scelga di seguire l’account in questione, magari lusingati dall’interesse mostrato dal personaggio pubblico. È una tecnica di web marketing poco costosa, non particolarmente efficace e di solito utilizzata da influencer minori o aspiranti tali, ma nella gran parte dei casi sconsigliata alle personalità di rilievo.

Contattato dal Corriere della sera, lo staff di Pier Ferdinando Casini ha spiegato di aver affidato a un’agenzia di comunicazione la promozione dell’account Instagram del senatore, inaugurato a febbraio 2018 e che ad oggi conta 2.145 follower, a fronte di 2.413 profili seguiti, apparentemente in modo piuttosto casuale. Quello che si definirebbe un epic fail, appunto.

Potrebbe interessarti anche





Source link