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martedì, Feb 28

Perché il Feed di Instagram di alcuni utenti si sta riempiendo di video violenti



Da Wired.it :

L’orrore è sempre dietro l’angolo, quando si tratta di social media. Negli ultimi giorni, per esempio, il Feed di Instagram di alcuni utenti si sta popolando casualmente di video violenti condivisi da account a loro del tutto sconosciuti. “Roba cruenta, video di torture, cose che semplicemente non vuoi vedere”, racconta al Washington Post Kristoffer Reinman, che si è ritrovato il Feed invaso da video che mostrano corpi feriti e mutilati. Una situazione che condivide con molti altri utenti, che da tempo lamentano sui social di vedersi suggeriti contenuti che mostrano chiaramente incidenti automobilistici, sparatorie o morti violente di animali. 

Ma cosa sta succedendo a Instagram? E perché il Feed degli utenti si sta popolando di contenuti tanto sensibili? Tutto sembra essere legato al lancio dei Reels, che risale all’ormai lontano 2020. Quando la piattaforma ha deciso di lanciare il nuovo formato video per competere con TikTok, infatti, ha fatto di tutto affinché potesse avere successo: ha premiato gli account che hanno condiviso i Reels con un aumento di visualizzazioni, e ha sostenuto economicamente i creator che hanno lavorato molto con i video brevi. E come se non bastasse, Meta ha cercato di orientare l’algoritmo di Instagram per “spingere” maggiormente i Reels sulla piattaforma. 

L’altra faccia della medaglia, però, è questa: la circolazione incontrollata di video violenti, che riescono a trovare il loro spazio di visibilità nonostante Meta imponga un controllo alquanto rigido dei contenuti. “Questo è uno spazio contraddittorio, quindi monitoriamo e miglioriamo sempre in modo proattivo il modo in cui impediamo ai malintenzionati di utilizzare nuove tattiche per evitare il rilevamento ed eludere la nostra applicazione”, ha dichiarato un portavoce della compagnia. Eppure, gli account che raccolgono meme riescono ancora a condividere contenuti di una violenza inaudita: una donna che sta per essere decapitata con un coltello, un uomo che viene appeso in uno scantinato e torturato, una donna che viene aggredita sessualmente. “#GUARDA: ragazza di 16 anni picchiata e bruciata a morte da una folla di vigilanti”, recita la didascalia di un video condiviso su una pagina con oltre 567.000 follower.

Se vi state chiedendo da cosa dipende tutto questo, la risposta è relativamente semplice: le pagine di meme con un grande seguito vendono post sponsorizzati ad agenzie di vario tipo, così da riuscire a monetizzare il tasso di engagement che si sono costruite nel tempo. Ma non sempre questo corrisponde alla circolazione di contenuti di qualità, anzi tutt’altro. “Naturalmente, gli account dei meme sono colpevoli, ma ciò che è fondamentalmente colpevole è un ecosistema che fornisce un terreno così fertile affinché queste metriche abbiano un valore economico così intrinseco. [Senza] Instagram che fornisce la struttura, a nessuno verrebbe in mente ‘mettiamo un video di stupro perché aumenta il coinvolgimento’. Sono disposti a fare qualsiasi cosa per aumentare quei numeri, e questo dovrebbe disturbare tutti”. Questo il commento Sarah Roberts, specializzata in social media e moderazione dei contenuti, rilasciato al Washington Post, che ha condotto una ricerca sulla diffusione dei contenuti violenti su Instagram. 



[Fonte Wired.it]