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martedì, Set 03

Perché la casa non è più un “bene rifugio”?


I prezzi dell’immobiliare in Italia continuano a calare. Così rischia di crollare l’investimento per eccellenza delle famiglie italiane. Qualche idea per fare inversione di marcia

Case a Burano, Venezia (Getty Images)
Case a Burano, Venezia (Getty Images)

L’economia italiana non è stata certo dinamica negli ultimi anni, così come confermato dai dati Istat che hanno evidenziato una crescita zero per il nostro paese, ma il mercato immobiliare va ancora peggio. A parte Milano, e in particolare il centro della città, negli ultimi anni il valore delle case è continuato a diminuire.

L’economia è stagnante, sostanzialmente allo stesso livello di prodotto interno lordo del 2011, ma nello stesso periodo il valore delle case è sceso di quasi il 25 per cento. Gli italiani hanno visto storicamente l’immobile come “bene rifugio” o come investimento, tanto che il tasso delle famiglie che vive nella casa di proprietà è superiore al 77% (secondo uno studio sul patrimonio immobiliare dell’Agenzia delle entrate e del ministero dell’Economia e delle finanze).

Grafico case (Andrea Giuricin)
Grafico case (Andrea Giuricin)

Perché i prezzi stanno scendendo in praticamente tutta Italia? È il nostro paese un’eccezione in Europa? Quali implicazioni ha la caduta dei prezzi? A tutte queste domande è necessario rispondere per comprendere che cosa bisognerebbe fare. È chiaro che, se la maggior parte degli italiani sono proprietari di una casa e al contempo questo è visto come un investimento, la diminuzione dei prezzi porta a una caduta del patrimonio degli italiani. Il cosiddetto effetto ricchezza ha inoltre un effetto anche sull’economia reale: se il mio patrimonio continua a perdere valore, è chiaro che vi è anche una ripercussione sui consumi. Avere un valore in diminuzione non fa dunque bene all’economia.

La situazione in Europa

Se quasi tutti i paesi europei hanno vista una caduta dei prezzi nel biennio 2011-2012, a partire dal 2013 hanno visto un recupero del valore degli immobili. In al contrario, la caduta è continua per diversi fattori (da quello demografico a quello economico), ma anche sicuramente per via dell’inasprimento del carico fiscale. L’introduzione dell’Imu nel 2011 ha fatto si che la casa venga tassata per circa 23 miliardi di euro l’anno.

È interessante notare che l’Italia è l’unico paese in Europa che vede una continua caduta dei prezzi delle case. Anche il Regno Unito, alle prese con la complicata e incerta situazione dovuta alla Brexit, ha visto una crescita (seppur limitata) del valore degli immobili. Se in media l’Europa cresce del 4 per cento, l’Italia vede una caduta di quasi l’1 per cento. Paesi quali Spagna e Portogallo continuano a crescere a un buon tasso, tra il 6 e il 9 per cento annuo.

Grafico case (Andrea Giuricin)
Grafico case (Andrea Giuricin)

Il Portogallo è riuscito negli ultimi anni a fare riprendere il mercato immobiliare anche grazie all’attrazione di domanda estera, tramite lo sconto fiscale per i pensionati europei (per 10 anni chi si trasferisce in Portogallo non paga tasse sulle persone fisiche). Proprio l’attrazione di investimenti stranieri spiega l’eccezione di Milano, che è l’unica città che sta vedendo un mercato relativamente dinamico in un contesto italiano molto difficile.

Il valore degli immobili nelle grandi città è sempre più legato alla capacità di attrarre investimenti stranieri, ma l’Italia in generale non lo è, anche per via di una tassazione elevata. La crescita del valore immobiliare è dunque un punto molto positivo, ma al contempo il prossimo governo dovrà pensare a come sostenere i nuclei famigliari più deboli (tra cui i giovani) con misure che però non portino ai cosiddetti “fallimento di mercato”. Ripensare la tassazione, in particolare l’Imu, per cercare di far riprendere il mercato immobiliare, è quindi una misura che potrebbe avere un effetto importante su tutto il settore. Al tempo stesso, avere un mercato immobiliare dinamico e al contempo più ricco potrà essere un elemento di crescita per l’economia italiana in generale

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