Seleziona una pagina
martedì, Apr 25

perché la cultura delle armi è così radicata nel paese? | Wired Italia



Da Wired.it :

Altri ancora, come Nelson Lund, JD, PhD, professore presso la George Mason University School of Law, sostengono che “Il diritto di autodifesa e di possedere armi per difendersi è di base naturale e nasce dal diritto di esistere. Molte restrizioni non danno ai cittadini la possibilità di difendersi contro criminali violenti”. I più paranoici sono anche arrivati a dire che un popolo senza armi è alla mercè del governo e della sua potenza militare. Inutile sottolineare il fatto che il mondo è cambiato molto dal 1791 ad ora: mi sembra che nel 2023 per andare contro l’esercito americano, il più potente del mondo, non bastino le Beretta o le Colt, e nemmeno i fucili d’assalto. All’esercito americano basta schiacciare un pulsante e salta in aria metà del Pianeta.

L’argomento fondamentale, supportato anche da molti intellettuali di destra, è che non si possono imporre limitazioni a un diritto stipulato dalla Costituzione, come sarebbe sbagliato limitare altre forme di libertà. Il fatto bizzarro è che chi la pensa così, nega alle donne la libertà di abortire e impone la sedia elettrica a chi compie crimini gravi. Aborra il mondo LGBTQ e chi non prega lo stesso Dio.

E la confutazione

Dall’altra parte della barricata, fortunatamente la più comune, sfata molti dei fatti della destra. Come prima cosa, come quella di stampa o di parola, neanche la libertà di avere un arsenale in salotto è assoluta. È federalmente vietato portare armi di ogni tipo in luoghi dove ci sono bambini, per esempio, o nei palazzi governativi. Aiutandosi dalla statistica, dimostrano anche che l’idea di armare tutti per diminuire la violenza, sarebbe un errore gravissimo: il 15% delle cause di morte infantile è legata al possesso di pistole. Inoltre, cinque donne al giorno perdono la vita per causa di uomini violenti e armati: “Il rischio che una donna venga ammazzata da un compagno aumenta del 500% se, durante una litigata, questo è armato. Durante le guerre in Iraq e in Afganistan sono morti 5.364 soldati americani nel periodo tra l’ottobre del 2001 e il gennaio del 2025. Tra il 2001 e il 2012 sono state ammazzate con arma da fuoco 6.410 donne”. Infine, dopo aver studiato a lungo i numeri, concludono che è molto raro che negli Stati Uniti le armi vengano usate per autodifesa.

La buona notizia è che, a giudicare dai sondaggi, gran parte degli americani non ha dubbi sul fatto che qualcosa debba cambiare e anche in fretta. Tengo a sottolineare questo particolare perché so che nel resto del mondo si pensa che a tutti gli americani vada bene così.

Si tratta dunque di una questione difficile da comprendere per noi stranieri. È una faccenda tutta americana, legata in parte alla storia unica di questo strano Paese. In fondo, è una discussione sull’ interpretazione linguistica del secondo emendamento. Chi non si sente protetto dalle istituzioni o semplicemente ama le armi non si darà mai per vinto ed è per questo che fa paura.

Gli Stati Uniti, in fin dei conti, sono un esperimento sociale e, in quanto tale, pieno di contraddizioni. Io, che ci vivo da più di trent’anni, ho imparato a criticarlo, odiarlo e ammirarlo allo stesso tempo. Spesso, la difficoltà che provo nello spiegare ciò che ho assorbito dall’America mi frastorna, ma a poco a poco spero di raccontare quello che capito finora con accuratezza.



[Fonte Wired.it]