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venerdì, Mag 19

Perché non si sente mai parlare del Vermont? | Wired Italia



Da Wired.it :

In Vermont se gli uomini non hanno la barba lunga e la coda di cavallo, sono sicuramente di un altro Stato, e se le donne non hanno almeno parte della testa rasata, vengono trattate malissimo. Anche i bambini, vestiti come quelli delle comuni di hippies, si vergognano se la mamma non è rapata.

Ricchi & poveri. Anzi no

Il cibo è esclusivamente biologico, sugar free, gluten free, fat free. È tutto free, in Vermont, tranne le birre, che vanno via a dieci dollari l’una. Se non hai il tuo orto privato, devi andare al Comune per consegnare un esame psicofisico. Se vivi in un appartamentino di 80 metri quadri, sei un poveraccio.

In Vermont, quasi nessuno è povero, e chi lo è, in confronto, per esempio a uno di Milano, è ricchissimo. I vermontiani (parola inventata, ma ci sta) guadagnano in media 68mila dollari l’anno. Considerato che hanno tutti almeno una mucca, delle galline e un orto e quindi non devono fare la spesa, direi che se la cavano tutti benone.

Inoltre, è uno degli Stati in cui ci sono più laureati, che negli Stati Uniti è un segno di ricchezza, perché l’università qui costa come una casa. Il Vermont ha sfornato tanti artisti e intellettuali: Robert Frost, Rudyard Kipling, Norman Rockwell, il ventunesimo e il trentesimo presidenti USA, Chester A. Arthur Calvin Coolidge. E, ovviamente, il grande, grandissimo Bernie.

Per riassumere, dunque: sono tutti fricchettoni, amano le mucche, le canne e i vestiti da ricchi o da hippies, si tatuano molto, sono tutti felici, intellettuali, socialisti, alle loro mucche manca la parola.

La terra del privilegio

C’è un piccolissimo problema: il Vermont è lo Stato più bianco degli USA. Bianco, nel senso di etnia. È meno complicato essere attenti alla giustizia sociale quando si è privilegiati. A differenza del resto dell’America, il Vermont è uno Stato senza altre culture, senza spunti da altre parti del mondo, e anche senza nessuna difficoltà. È noioso, bianco come il Dixan. Facile essere socialisti quando gli unici problemi sono il colore delle candele da mettere in salotto.

White problems: così vengono chiamati i problemi dei vermontiani: certo, in Ucraina stanno morendo migliaia di giovani, ma la tendina gialla sulla parete color carota non c’entra niente! Certo, l’immigrazione in Texas è un problema immenso, ma le Birkenstock con le calze stanno malissimo! È ovvio che si dispiacciono per le condizioni in cui certe famiglie devono vivere, ma il croissant pucciato nel latte è la morte sua.

White privilege, invece, non ha bisogno di alcuna spiegazione. Pare che per il vermontiano medio questo privilegio, che si ottiene dal momento in cui si nasce lì e non in una favela brasiliana, è dato per scontato. Le persone di etnia diversa sono belle e simpatiche, ma è meglio se stanno da un’altra parte. Non hanno neanche i soldi per comprarsi un cappellino con il logo di Carhartt!

Il 9.5% delle morti in Vermont sono causate da armi, mentre, per esempio in Mississippi, si parla del 23.7%. Meno del 10% della popolazione del Vermont vive in povertà estrema, mentre nel Mississippi è il 19.26% .

Come ci insegnò quel genio di Massimo Catalano nella strepitosa trasmissione Quelli della notte, si potrebbero proporre alcune massime. Per esempio: in America (nel mondo) è molto più facile essere di sinistra e fare i fricchettoni alternativi (a cosa?) se si è bianchi e ricchi che scuri e poveri.

Oppure: se si è bianchi e si vuole andare in vacanza negli Stati Uniti, è molto meglio andare in Vermont che nel Mississippi. A meno che uno non sia intollerante ai latticini: in quel caso, ognuno a casa propria.



[Fonte Wired.it]