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mercoledì, Mag 17

perché sono tutti pazzi per lei | Wired Italia



Da Wired.it :

Qualcuno magari ricorda Brie Larson come la sorella perfettina di Amy Schumer in Un disastro di ragazza ma non si può certo dire sia stata indimenticabile. Ha collezionato qua e là qualche episodio di serie tv in ruoli secondari, quelli in cui di solito in un crime sei l’assassinata della puntata.

Poi, d’un tratto tutti i riflettori di Hollywood puntavano su di lei, questa mamma-coraggio di un film indie, Room, girato praticamente in una stanza dov’è tenuta in ostaggio. Lacrime, disperazione, lotta alla sopravvivenza: quale mix perfetto per guadagnarsi il Premio Oscar?

Mentre ancora ci si asciugava le lacrime per questa povera donna, la 33enne californiana ha letteralmente vinto la lotteria dei ruoli entrando nell’MCU come Capitan Marvel.

Il salto ai blockbuster è stato indolore e ha spalancato ogni porta possibile nello showbusiness, trasformando una sconosciuta e sciapa biondina in superstar.

Di solito chi abbraccia franchise pop viene un po’ snobbato dal cinema impegnato e invece no. Lei, non solo in questi giorni sta promuovendo Fast X, dal 18 maggio al cinema, nel ruolo di Tess, ma è stata anche scelta nella giuria del Festival di Cannes 2023!

Ha conquistato pubblico e critica nel giorno di pochi mesi piazzandosi astutamente sia sul fronte nerd che su quello impegnato.

Piovono offerte come testimonial, diventa la ragazza del momento e lei sembra a malapena accorgersene. A dispetto dell’armatura che indossa nei film Marvel, ha sempre l’aria spaesata di chi sa a malapena cosa dire, perché sopraffatta da un autentico miracolo. E in questo ricorda Jennifer Lawrence ai tempi dei primi Hunger Games, solo che in quel caso il risultato era l’opposto e lei inondava tutti di parole e pensieri.

Eppure forse Brie Larson è proprio la diva discreta di cui abbiamo bisogno. A Roma durante l’incontro di Fast X, ha detto: “È da una vita che sogno di far parte della famiglia di Fast & Furious. E non solo la sola: di tutti i progetti a cui ho partecipato, questo è senza dubbio il titolo che ha mandato in visibiliopi di la mia famiglia. Fin da subito mi sono sentita accolta: Vin Diesel mi ha invitato a casa sua, alla festa di compleanno della figlia maggiore. E ricordo che aveva una giacca con la scritta “Only good vibe”, ma poi sfoggiava un’espressione imbronciatissima mentre sbatteva i piedi per terra. Ecco, per il mio personaggio mi sono ispirata a lei”.

In giuria a Cannes è ancora più diplomatica, non si sbilancia sul genere di cinema che vorrebbe premiare e non commenta l’uragano Johnny Depp che si è abbattuto sulla Croisette nel film d’apertura Jeanne du Barry.

Intanto ha l’agenda pienissima, con cinque progetti in cantiere (tra cui The Marvels) e un conto in banca che continua a lievitare. Su Instagram la seguono in quasi 7 milioni, anche se raramente posta immagini che non siano autopromozionali e che non la vedano più che in ordine, ma forse quest’accessibilità è la chiave del suo successo. O meglio, la parvenza dell’accessibilità perché dal vivo alza barriere impenetrabili.

Per ora a tutti sta più che bene, in un’altra epoca si direbbe che ha il carnet da ballo pieno.



[Fonte Wired.it]