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Perché su TikTok oggi è di tendenza il Rapture Day, ovvero l’Apocalisse: cosa significa

by | Set 24, 2025 | Tecnologia


“A che ora è la fine del mondo?”, cantava Ligabue negli anni ’90.  Secondo l’ultima “profezia” diffusa sui social network, in particolare su TikTok, l’Apocalisse doveva arrivare tra il 22 e il 24 settembredi quest’anno. Nelle ultime ore, infatti, l’hashtag “rapture” (rapimento, ndr) è diventato virale su TikTok, alimentando l’idea che proprio oggi sarebbe potuta arrivare la fine dell’umanità. Prendendo spunto dalla dottrina cristiana, moltissime persone erano convinte che Gesù sarebbe tornato sulla Terra per portare in cielo – o, per una buona parte di utenti, rapire – i fedeli, lasciando invece i peccatori a vivere una sequenza di catastrofi globali. Una convinzione che non è rimasta confinata al dibattito religioso, ma si è tradotta in azioni concrete da parte di chi temeva davvero il cosiddetto “rapimento”: c’è chi ha venduto i propri beni materiali, chi ha distribuito Bibbie corredate di appunti personali e chi ha lasciato messaggi ai familiari e persino salutato i figli che, secondo loro, non sarebbero stati scelti da Gesù.

Le ironie dopo la mancata Apocalisse

L’ipotesi è tramontata senza colpo ferire, lasciando però dietro di sé una scia di video, testimonianze e prese in giro su TikTok. Come riporta il Corriere della sera, i contenuti sul tema hanno superato le 300mila pubblicazioni, tra post carichi di ansia di centinaia di utenti convinti dell’imminente “rapture” e altri che hanno preferito scherzarci sopra per ridimensionare la paura. Molti filmati sono stati già rimossi dai loro autori, ma la rete non dimentica. E così il social network cinese si è popolato di post ironici: vestiti lasciati sui prati per simulare la sparizione dei fedeli, battute sui beni venduti in fretta e furia e messaggi sarcastici agli utenti che avevano annunciato l’ascensione. 

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L’origine del messaggio apocalittico

A rilanciare l’idea dell’arrivo della fine del mondo, come ricorda la BBC, è stato un pastore sudafricano, Joshua Mhlakela. Il religioso sosteneva di aver avuto una visione in cui Gesù sarebbe apparso proprio durante il Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico. Da qui l’annuncio che il “rapimento” si sarebbe compiuto tra il 23 e il 24 settembre 2025, innescando una catena di reazioni e di allarmi che, complice la potenza virale dei social network, hanno attraversato il mondo. Una previsione che, alla luce dei fatti, sembra destinata ad aggiungersi però alla lunga lista delle Apocalissi mancate.




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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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