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giovedì, Gen 27

Picasso, gli eredi venderanno gli nft di un’opera inedita



Da Wired.it :

Pablo Picasso e gli nft. Due parole che qualche mese fa mai avremmo pensato di usare nella stessa frase. Ora arrivato però è arrivato il momento di farlo perché gli eredi del grande pittore e scultore spagnolo vogliono entrare nel mondo della cripto-arte cavalcando la grande ondata di interesse per questo settore. Un token non fungibile (nft) è un “gettone digitale” salvato su blockchain che dimostra inequivocabilmente come il possessore di questo gettone sia anche la persona che possiede l’opera digitale a esso collegata.

La nipote di Picasso, Marina Picasso, e suo figlio Florian Picasso, metteranno in vendita più di mille pezzi digitali di un’opera in ceramica mai esposta in pubblico e che risale al 1958, quando la donna era una bambina. Una prima fase di vendita online inizierà venerdì attraverso le piattaforme Nifty Gateway e Origin Protocol, mentre la casa d’aste Sotheby’s ospiterà un’asta a marzo che includerà un nft unico e la vera ciotola di ceramica. Una parte dei proventi della vendita degli nft andrà a un ente di beneficenza che mira a far fronte alla carenza di infermieri e a un’organizzazione no profit che lavora per ridurre la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera, hanno fatto sapere gli eredi.

Gli nft saranno accompagnati anche dalla musica messa insieme da Florian Picasso, che è un dj e produttore musicale, insieme al cantautore John Legend e al rapper Nas. “Stiamo cercando di costruire un ponte tra il mondo nft e il mondo delle belle arti, ha affermato Florian Picasso, in un’intervista esclusiva all’Associated Press in occasione del lancio dell’iniziativa.

Gli nft hanno suscitato in questi mesi molto clamore nel mondo dell’arte generando milioni di dollari per artisti per lo più sconosciuti. Gli nft consentono inoltre ai creatori digitali di riscuotere royalties ogni volta che un’opera d’arte cambia di mano.

Lo scorso marzo un collage digitale dell’artista americano Beeple è stato venduto per 69 milioni di dollari, il terzo prezzo più alto in assoluto per un’opera di un artista vivente. Tra le tante vendite che hanno fatto notizia c’è anche quella della rappresentazione digitale di un’opera di Banksy, Morons (White), acquistata sul mercato di nft Open Sea, per circa 394mila dollari. A febbraio andranno invece all’asta come token digitali dei cimeli dei Beatles.

Alcuni esperti d’arte sono scettici nei confronti dei token digitali, perché assomiglierebbero di più a un meccanismo finanziario piuttosto che a una nuova espressione artistica. Inoltre, gli nft, come le criptovalute, richiedono enormi quantità di elettricità per essere prodotti, il che li rende dannosi per l’ambiente.



[Fonte Wired.it]