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martedì, Giu 09

Pisano sulla sperimentazione e sul ”no” di Salvini

Da Punto-Informatico.it :

Due interventi, due destinatari, due toni: tra ieri e oggi il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione, Paola Pisano, ha fatto sentire più volte la propria voce nel dibattito pubblico su Immuni, a poche ore di distanza dal via alla fase di sperimentazione che coinvolte quattro regioni dal nord al sud .

Pisano su Immuni, tra regioni e Salvini

Ed è proprio alle regioni che è rivolto il primo dei due interventi, quello più posato e istituzionale, con un ringraziamento a Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia per fare da apripista a un’iniziativa che se sufficientemente estesa ha il potenziale di costituire un’arma decisiva nella battaglia a COVID-19. Il suo è un appello alla collettività, un invito a partecipare, una rassicurazione per quanto concerne i timori manifestati da più parti sul fronte privacy. Ecco il video, particolarmente significativo poiché incentrato su una regione con un governatore di centro-destra (Toti) con il quale evidentemente si è però potuta costruire una fattiva collaborazione Stato-Regione.

Poco dopo una seconda uscita, raccolta dai colleghi de La Stampa, una ferma presa di posizione nei confronti di chi fin qui si è espresso solo con tono polemico verso Immuni, contribuendo a instillare il germe del dubbio con l’obiettivo di frenare la diffusione dell’app. E in questo caso il destinatario del messaggio ha un nome e un cognome: Matteo Salvini. Il leader della Lega ieri è tornato sull’argomento per ribadire il proprio “no” all’iniziativa per questioni legate a un presunto trattamento dei dati poco trasparente, ignorando che sul tema di è già espresso con parere favorevole anche il Garante Privacy. Queste le parole di Pisano.

… se è un italiano, come si vanta di essere, dovrebbe scaricare questa applicazione costruita per la salute degli italiani. Se Salvini vuole bene agli italiani deve scaricarla.

Il successo o il fallimento del progetto dipendono ancor prima che dalla tecnologia impiegata dalla sua diffusione tra i cittadini e sul territorio. Il sistema di contact tracing si rivelerà efficace nel suggerire l’isolamento ai soggetti ritenuti a rischio solo se un numero sufficiente di persone su scala nazionale ne farà uso. Qual è l’obiettivo? 60% di penetrazione in una ipotesi che sembra una chimera, molto meno per il raggiungimento di un risultato apprezzabile, in ogni caso con risultati incrementali al crescere dei download.

Considerando l’opposizione all’iniziativa da parte di celebrità, esponenti della politica e governatori (come nei casi di Friuli, Veneto e Piemonte), solo una comunicazione trasparente, obiettiva e immune da interessi potrà far sì che il software arrivi ad essere presente su un numero sufficiente di smartphone entro l’autunno, facendosi trovare pronto all’appuntamento con quella che una parte della comunità medica e scientifica definisce la seconda ondata del contagio.





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