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giovedì, Mag 18

Pnrr, la piattaforma per le spese ci è costata 40 milioni | Wired Italia



Da Wired.it :

Nel bilancio 2021 della società di informatica, invece, si legge che il valore della produzione per la linea business solution è cresciuto rispetto all’anno precedente, arrivando a 108,6 milioni. Se si considera le forniture alla Ragioneria, uno dei 13 macro-clienti, l’incremento di fatturato “è dovuto principalmente alla realizzazione del sistema unitario Regis che costituisce lo strumento applicativo unico di supporto ai processi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione del Pnrr”. Ma non si dice esplicitamente quanto. Altri indizi dello sforzo economico sono le spese per le licenze Sap. Nel 2020 Sogei attiva con Italware, system integrator di Roma, una convenzione Consip (la centrali acquisti della pubblica amministrazione) da 16 milioni per licenze software da utilizzare per il dipartimento del Mef. Nel 2022 bissa con un appalto da 6,16 milioni. Tuttavia non viene specificato quante di queste servano per Regis, online nel 2021.

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Operazione trasparenza

Solo la richiesta di accesso agli atti ha permesso di fare trasparenza su un appalto cruciale per il buon esito del Pnrr. Perché i problemi di Regis hanno contribuito ad aggravare una situazione di ritardo nella gestione dei fondi europei. Ad aprile i Comuni, per bocca dell’associazione che li rappresenta, Anci, denunciano i disservizi con la piattaforma: c’è chi non riesce a fare login, chi non trova i codici per appaiare i progetti ai capitoli di spesa del Pnrr e ottenere le tranche di finanziamento, chi si perde nelle schermate che cambiano in continuazione. Alcuni problemi sono legati all’infrastruttura. Altri, come i codici, a mancanze dei ministeri responsabili degli investimenti, che non hanno pubblicato le linee guida a cui i Comuni devono attenersi (una circolare del Mef del 27 aprile dà 30 giorni di tempo per mettersi pari). Altri ancora alle architetture bizantine del Pnrr, che attribuivano sempre ai singoli ministeri il compito di accettare a bordo di Regis i Comuni e di validarne le richieste (sistema che il Mef promette di accelerare con nuove regole).

“Trattandosi di una piattaforma di recente implementazione, come tutti i sistemi informativi, evolve per venire incontro alle esigenze di miglioramento e usabilità a favore degli utenti – aveva commentato il Mef a Wired in precedenza -. Per renderlo più flessibile e semplice sono state infatti introdotte nuove funzionalità, a partire dalla creazione di una nuova interfaccia utente, che ne hanno arricchito e potenziato la navigazione e l’accessibilità”.



[Fonte Wired.it]