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mercoledì, Apr 19

Pos, il governo vuole usarli per stanare gli evasori | Wired Italia



Da Wired.it :

Il pos come strumento per combattere l’evasione. Dopo aver vagliato la possibilità di inserire nella prima legge di bilancio della legislatura una norma per permettere a esercenti e professionisti di rifiutare pagamenti con carte di debito o credito fino ai 60 euro, il governo Meloni sembra aver cambiato rotta sulle transazioni digitali.

Oltre a essere al lavoro per tagliare le commissioni sulle transazioni elettroniche, l’esecutivo starebbe pensando di rendere i pos delle vere e proprie spie dell’evasione, permettendo al fisco di incrociare i dati di questi ultimi con quelli delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici inviati dagli esercenti. Un’ipotesi inserita, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, nel Def.

Per perseguire questo obiettivo, il governo Meloni potrebbe giovare di due novità introdotte nel 2022 da quello precedente, guidato da Draghi. In particolare, le armi a disposizione dello Stato sarebbero l’applicazione delle sanzioni dall’1 gennaio 2023 e l’obbligo per banche e intermediari finanziari di trasmettere per via telematica i dati identificativi dei pos messi a disposizione di esercenti e professionisti.

Le eventuali discordanze rilevate dal confronto dei dati permetterebbero all’Agenzia delle entrate di spedire ai contribuenti interessati le lettere di compliance, invitandoli a un chiarimento utile a sanare la propria posizione.

Questa vera e propria marea di dati a disposizione del fisco sarà peraltro alimentata nel 2024 dall’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica a tutti i contribuenti in regime forfettario. Le ulteriori informazioni che potrà ottenere tramite questo canale daranno all’amministrazione finanziaria la possibilità di disporre dei dati relativi all’intera filiera, dal fornitore all’utente finale, per capire se a quest’ultimo possa essere stata negata la possibilità di pagare con carta di debito o credito.

In questo senso, rifiutandosi di accettare un pagamento digitale, un esercente va incontro a una sanzione amministrativa pari a 30 euro, ai quali si somma il 4% del valore della transazione negata.



[Fonte Wired.it]