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Google sta cercando di utilizzare brani provenienti da YouTube per allenare le sue intelligenze artificiali, ma ha bisogno delle giuste licenze per farlo. Stando al Financial Times, la società sta trattando con importanti etichette discografiche come Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Records.

Tuttavia, secondo il sito, gli artisti avrebbero l’ultima parola sull’utilizzo dei loro brani da parte dell’intelligenza artificiale. Molti musicisti non sono d’accordo nel permettere alla tecnologia di utilizzare il loro lavoro per il proprio sviluppo. Nel 2023, più di 200 cantanti e band hanno firmato una lettera aperta esprimendo preoccupazione per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo della musica.

YouTube ha lanciato Dream Track, un’iniziativa che permetteva a utenti selezionati di utilizzare le voci di artisti famosi per creare nuove canzoni. Tuttavia, solo dieci artisti hanno partecipato e l’obiettivo di Google sarebbe quello di ampliare il catalogo con altre voci licenziate.

Recentemente, le tre principali etichette discografiche hanno intentato una causa legale contro le startup Suno e Omio per violazioni del copyright su larga scala. Le etichette chiedono ingiunzioni e compensi fino a 150.000 dollari per ogni opera violata.

In questo scenario di conflitto tra artisti, etichette discografiche e giganti tecnologici, rimane ancora aperta la questione sull’utilizzo dei brani musicali per l’addestramento delle intelligenze artificiali, e sul rispetto dei diritti dei creatori nel mondo digitale.