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Predator – Badlands sovverte (purtroppo) la mitologia dei feroci guerrieri alieni diventando un buddy movie in salsa fantascientifica

by | Nov 6, 2025 | Tecnologia


Predator: Badlands è visivamente impressionante, e un buon action: dall’inizio alla fine si susseguono incessantemente combattimenti e sequenze adrenaliniche realizzate con un ampio dispiego di Cgi e coreografie marziali. Il livello di violenza è contenuto, tanto contenuto che questo capitolo è perfettamente fruibile anche dai ragazzini (negli Stati Uniti è classificato Pg-13). È il tipico blockbuster Made in Disney, dalla sceneggiatura semplice, dalle relazioni commoventi, dai toni talvolta scherzosi. Fondamentalmente è un buddy movie in salsa science fiction sull’improbabile amicizia tra un robot e un extraterrestre. Come la trama e lo spirito si rifanno ai cliché del romanzo di formazione disneyano incentrato sulla parabola di maturazione, della guarigione e dell’accettazione, così la spettacolare – e decisamente d’intrattenimento – parte action è una successione di déjà vu marveliani: l’azione è al cardiopalma, ma senza sorprese o particolari guizzi creativi.

Per molti, il film è da lodare per via della sua originalità, o meglio del suo distaccarsi dalla griglia narrativa tipica della saga, specialmente nella scelta di prendere le distanze dal modello del predator crudele a favore di un eroe imperfetto e di un outcast. Tuttavia, le sorprese non sono sono sempre belle sorprese, e il fatto che Predator: Badlands vada nella direzione opposta di tutto ciò che ci si aspetta dalla saga non è gratificante. Il risultato è una pellicola sentimentale – che manca dell’energia di Prey e della ferocia di Killer of Killers. Se Elle Fanning nei panni di Thia e di Thessa brilla in entrambi i ruoli, (e la sua presenza impreziosisce il film con un nuovo crossover tra Predator e Alien), Dimitrius Schuster-Koloamatangi, con il personaggio di Dek, si macchia di un peccato gravissimo. Dissipa infatti l’aura arcana che avvolge la specie tribale e misteriosa degli Yautja, non solo togliendo allo spettatore il dono dell’immaginazione ma offrendo una serie di rivelazioni che umanizzano l’Alieno, ovvero il Diverso, per farne il Doppio.

Elle Fanning in Predator Badlands

Elle Fanning in Predator: Badlands20th Century Studios



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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