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venerdì, Mag 26

Pride, il calendario di tutti quelli del 2023 | Wired Italia



Da Wired.it :

Ogni anno, anche in Italia, il Pride la manifestazione dell’orgoglio di tutte le persone che fanno parte della comunità lgbt+. Prima, durante e dopo la parata la comunità fa sentire la propria voce grazie a un calendario di iniziative che mettono al centro le richieste alle istituzioni contro le discriminazioni che ancora oggi le persone lgbtqia+ subiscono nel nostro Paese. In alcune città, come ad esempio a Milano, viene organizzato un vero e proprio Pride Month, con incontri e momenti di confronto sparsi in tutta l’area metropolitana, nel mese di giugno. La scelta del periodo non è casuale. Il 28 giugno 1969, a New York, in segno di protesta per le continue incursioni della polizia nei gay bar di Manhattan, ci fu quella che oggi viene ricordata con il nome di moti di Stonewall: fu la miccia che diede il via definitivo al movimento per i diritti civili lgbt+.

Cosa c’è da sapere:

  1. Nel 2023 il Pride in quasi 50 città italiane
  2. I dati sulle discriminazioni

Nel 2023 il Pride in quasi 50 città italiane

Dal 2013 OndaPride raccoglie in una mappa tutte le manifestazioni promosse dal movimento lgbt+ sul territorio nazionale, cercando di mettere in rete tutte le realtà che operano in Italia e si impegnano per affermare i diritti della comunità. Secondo i dati raccolti sono una cinquantina le città che al momento hanno confermato, organizzato e preparato un Pride. Il primo del 2023 si è già svolto a Sanremo lo scorso 8 aprile. Ecco di seguito l’elenco in ordine cronologico:

  • 27 maggio 2023: Alessandria Pride, Novara Pride e Piacenza Pride
  • 3 giugno 2023: Trento Dolomiti Pride, Padova Pride, Pavia Pride
  • 10 giugno 2023: Avellino Irpina Pride, Cuneo Pride, Foggia Puglia Pride, Dolo Pride, Genova Liguria Pride, Lecco Pride, Pordenone FVG Pride, Roma Pride, Messina Pride
  • 17 giugno 2023: Bari Pride, Bergamo Pride, Catania Pride, La Spezia Pride, Mantova Pride, Parma Pride, Torino Pride, Treviso Pride, Varese Pride
  • 24 giugno 2023: Cagliari Sardegna Pride, Chieti Abruzzo Pride, Milano Pride, Palermo Pride, Perugia Umbria Pride, Taranto Pride, Venezia Laguna Pride
  • 25 giugno 2023: Reggio Emilia Pride
  • 1 luglio 2023: Bologna Rivolta Pride, Egadi Pride, Lecce Salento Pride, Napoli Pride, Ragusa Pride, Siracusa Pride
  • 8 luglio 2023: Firenze Toscana Pride, Latina Lazio Pride, Verona Pride,
  • 15 luglio 2023: Belluno Pride
  • 22 luglio 2023: Matera Pride, Reggio Calabria Pride
  • 29 luglio 2023: Campobasso Molise Pride
  • 2 settembre 2023: Brescia Pride
  • 9 settembre 2023: Taormina Pride
  • 16 settembre 2023: Monza Brianza Pride e Scafati Pride
Manifestazione per i diritti lgbt+

In Italia sono circa 70 i posti letto nelle case rifugio per le persone che hanno subito discriminazione per il loro orientamento sessuale. Da Milano a Roma, da Torino a Bergamo, ecco dove si trovano e come contattarle

I dati sulle discriminazioni

Se il 2023 è stato l’anno in cui Ilga Europe (associazione internazionale per i diritti lgbtqia+), nella sua classifica posiziona l’Italia al 34esimo posto su 49 nella classifica dei Paesi Europei per politiche a tutela dei diritti umani e dell’uguaglianza delle persone lgbt+, i dati pubblicati dalla Gay Help Line 800 713 713 non cambiano purtroppo di molto il quadro: dagli oltre 21mila contatti ricevuti nel 2022 dal servizio di supporto e aiuto, emerge come le più colpite da episodi violenti e discriminatori siano le persone trans, le cui segnalazioni aumentano arrivando al 14,7% dei contatti, in particolare tra giovani e adolescenti. Sul totale dei gestiti il 41,6% subisce violenza omotransfobica in famiglia dopo aver fatto coming out: le vittime sono per il 31,6% giovani tra gli 11 e i 26 anni. Nel 12,6% dei casi violenza e discriminazione omotransfobiche sono state causa di marginalità sociale e disagio abitativo anche nelle fasce di età adute (fino a 70 anni). “In questo periodo di forte pressione sociale, sono ancora più urgenti misure legislative a supporto delle persone Lgbt+, ancora prive di tutele contro la discriminazione, l’odio e la violenza” spiega nella nota Alessandra Rossi, coordinatrice Gay Help Line.



[Fonte Wired.it]