L’insurtech che sognava di “svoltare” con mille polizze al mese ora ne mette insieme quasi mezzo milione in trenta giorni e pregusta 1,7 miliardi di euro di premi per fine 2025. Sono passati dieci anni da quando Prima Assicurazioni ha aperto il suo portale, oggi come ieri sotto la guida di George Ottathycal che è co-fondatore e amministratore delegato della società. “Siamo riusciti sempre a battere noi stessi, anche con piani ambiziosi che sono andati oltre le nostre stime”, rivendica. Nel 2024 i ricavi sono stati 1,3 miliardi e i clienti 4 milioni, con una crescita media annua nel decennio superiore al 100%. L’Ebitda centrato a fine anno è stato di 104 milioni di euro.
“Il primo modello di business era completamente diverso, ma la realtà ti impone un approccio molto flessibile: ciò che conta è avere lo slancio, senza troppe inibizioni”, racconta Ottathycal a Wired. L’idea, ricorda, era creare una compagnia assicurativa, per poi scoprire l’approccio “più intelligente” dell’intermediazione che permette all’insurtech di mettere a disposizione dei clienti polizze di altri gruppi assicurativi. All’impianto full digital da sei anni si è affiancato un esercito di agenti sul territorio che generano il 30% dei premi annui, con un raddoppio costante delle nuove polizze, dichiara l’azienda.
L’idea della compagnia assicurativa
“Per i prossimi dieci anni – rivela l’amministratore delegato – stiamo valutando la trasformazione in compagnia, per realizzare l’idea iniziale. Abbiamo una dimensione ormai tale che ci permette di assorbire tutta la complessità e, se continuiamo a crescere a questo ritmo, in prospettiva una raccolta di 2-2,5 miliardi di premi comincerà a rappresentare una richiesta importante anche per i grandi assicuratori con cui lavoriamo”, spiega Ottathycal.
In questo scenario si inseriscono le ipotesi su un riassetto azionario dell’insurtech che vede nel libro soci, oltre a una pattuglia di fondatori e top management, Blackstone (27%), Goldman Sachs (15%) e Carlye (2%). “Abbiamo dovuto aprire un processo di selezione per permettere a questi azionisti, dopo tanti anni, di poter monetizzare giustamente il loro investimento”, spiega l’amministratore delegato. Le proposte, con i numeri messi nero su bianco, sono in arrivo entro maggio e poi partirà l’iter per la cessione delle quote. Una delle ipotesi è che tutta Prima passi a un socio strategico che possa essere in grado di accompagnare la società nella trasformazione del modello di business.