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lunedì, Ago 26

Prima indagine per un reato sulla ISS


Potrebbe essere il primo reato commesso sulla Stazione Orbitante, sicuramente sarà la prima accusa che dalla Terra arriva sulla ISS: al centro della questione l’astronauta statunitense Anne McClain (qui il suo curriculum), la quale dopo svariate missioni militari e tre spedizioni in orbita si trova a dover combattere una causa legale per l’uso improprio di una password.

Anne McClain

Il primo reato commesso sulla ISS?

Furto di identità e accesso a informazioni finanziarie private: Anne McClain dovrà rispondere di queste accuse dopo che l’ex-marito, Summer Worden, ha registrato un accesso non autorizzato al proprio conto corrente. Tale accesso sarebbe stato effettuato proprio durante una delle missioni della McClain, la quale però sembra voler subito spegnere ogni polemica tentando di isolare il problema ad una questione personale.

Non c’è inequivocabilmente alcuna verità in queste rivendicazioni. Stiamo affrontando una dolorosa separazione personale che sfortunatamente arriva sui media.

Il caso è peculiare per alcuni motivi. In primis per la commistione tra una realtà estremamente intima quale quella di una separazione coniugale, ed una quantomai pubblica, quale la posizione di un tenente colonnello dello US Army in missione sulla ISS. Inoltre v’è la curiosità di un astronauta in orbita impegnato a controllare un account bancario: nulla di più terreno, laddove di terreno non c’è più nemmeno la gravità. Infine v’è la complessa questione legale che ne verrà fuori, poiché la Stazione Orbitante è regolamentata da precisi accordi internazionali che dirimono l’eventualità di reati commessi e la giurisprudenza che deve occuparsene.

Il caso McClain è ai primi passi: l’astronauta nega ogni addebito, spiegando di aver dato un’occhiata al conto per una verifica legata al figlio che i due ex-coniugi stanno allevando. Ci sono però chiaramente tutti gli ingredienti per spostare la questione ad un livello mediatico ben lontano dalla sola sfera privata, soprattutto in virtù di un dubbio rinvio di una passeggiata spaziale per cui la McClain era già stata in precedenza incaricata. La NASA in realtà nega che le questioni possano essere correlate, ma eventuali attività improprie a bordo della ISS possono ora chiaramente mettere a rischio future missioni da parte della McClain e la sua carriera da astronauta. Ed è questo aspetto, con ogni probabilità, a spingere l’ex-marito a possibili sgambetti legali da cui partirebbe in posizione di vantaggio.





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