Unione Europea: via libera alla posizione negoziale per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori
I Rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri dell’Unione Europea hanno dato il via libera alla posizione negoziale del Consiglio UE sul regolamento per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori (CSAM). L’Italia, tuttavia, si è astenuta dalla votazione, ribadendo l’impegno a trovare un equilibrio tra il contrasto allo CSAM e la tutela degli altri diritti costituzionalmente garantiti alla persona.
L’Italia condivide l’esigenza di rafforzare gli strumenti di contrasto agli abusi sessuali online, ma non accetta forme di controllo massivo di chat e dati personali, né da parte dello Stato né da parte dei privati. Nella posizione adottata, scompare l’obbligo per le piattaforme di messaggistica come WhatsApp di scansionare anche le comunicazioni private alla ricerca di materiale pedopornografico (CSAM), noto come ‘chat control’.
Cosa prevede la posizione negoziale
- La misura temporanea in vigore che consente alle aziende di analizzare su base volontaria i propri servizi alla ricerca di CSAM diventa permanente.
- È stata inclusa una clausola che invita la Commissione UE a valutare la necessità e la fattibilità di includere obblighi di individuazione in futuro.
- L’obbligo per le aziende digitali di prevenire la diffusione di materiale pedopornografico e l’adescamento di minori.
- Le autorità nazionali competenti avranno il potere di obbligare le aziende a rimuovere e bloccare l’accesso ai contenuti o, nel caso dei motori di ricerca, a rimuovere i risultati di ricerca.
- Istituzione del Centro UE sugli abusi sessuali sui minori per supportare gli Stati membri e i fornitori di servizi online nell’attuazione della legge.
FP



