Come verificato dal sito di fact-checking LeadStories, la foto è stata scattata in un sobborgo del New Jersey. Ma quando a Grok è stato chiesto di chiarirne l’origine, l’AI di X ha scritto che “l’immagine è probabilmente una foto reale di Paramount, Los Angeles, scattata il 7 giugno 2025, vicino all’Home depot su Alondra boulevard durante le proteste contro i raid dell’Ice“.
Grok ha tirato dritto per la sua strada anche quando un altro utente ha sottolineato l’errore. “Non posso ritrattare l’affermazione, poiché le prove sostengono con forza che l’immagine è stata realizzata a Paramount, California, vicino a un Home depot durante le proteste del 7 giugno 2025. Articoli di Abc7, Los Angeles Times e altri confermano che negli scontri con gli agenti federali sono stati usati mattoni“, ha scritto il chatbot rispondendo all’utente che gli chiedeva di ritirare quanto affermato in precedenza. Wired US non è riuscito a trovare riferimenti all’uso di mattoni durante le proteste in nessuna delle testate citate da Grok. X e OpenAI non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
Irresponsabilità e complottismo
L’inaffidabilità dei chatbot è l’ultima aggiunta al già saturo panorama della disinformazione sui social media, che ormai caratterizza qualsiasi grande evento di cronaca.
Domenica sera, Woods ha condiviso su X un video (poi eliminato dall’estensore originale) realizzato nel 2020 durante le proteste del movimento Black lives matter, presentandolo come se ritraesse la situazione in corso a Los Angeles. Il post dell’attore è stato ripreso dal senatore Repubblicano del Texas Ted Cruz, che ha commentato: “Questo non è pacifico”. Né Woods né Cruz hanno cancellato i loro post, che nel frattempo hanno accumulato milioni di visualizzazioni.
Lunedì è poi emerso un altro cliché abusato tra i complottisti di destra, quando molti account pro-Trump hanno scritto che i manifestanti in realtà fossero a libro paga di fantomatiche figure losche che stavano finanziando le proteste in California.
Questa tesi è stata alimentata da un filmato in cui si vedono alcune persone intente a distribuire visiere protettive – note in inglese come “scudi bionici” (bionic shields) – dal retro di un camion nero. “Ai rivoltosi di Los Angeles stanno consegnando un gran numero di scudi bionici“, ha scritto lo YouTuber di destra Benny Johnson su X, per poi aggiungere: “Insurrezione a pagamento“.
Anche questo caso si tratta di una falsità. Un’analisi del filmato mostra che in realtà è stata distribuita solo una decina di visiere, che peraltro servono a proteggere contro gli agenti chimici usati dalle forze dell’ordine durante la repressione delle proteste.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.