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lunedì, Gen 18

Quale smartphone comprare a 150 euro


Sei in procinto di acquistare un nuovo smartphone e vorresti dei consigli a tal riguardo? Nessun problema, sono qui proprio per questo. Dimmi un po’: qual è il budget che hai a tua disposizione? 150 euro? Beh, non è altissimo, devo dirlo, ma non ti preoccupare, ti assicuro che oggi è possibile acquistare dei telefoni più che validi anche a questa cifra.

Come potrai sicuramente intuire, per 150 euro non potrai pretendere di avere uno smartphone top di gamma: dovrai fare per forza qualche rinuncia in relazione alla qualità costruttiva del dispositivo, alle sue performance fotografiche e sulla potenza di calcolo, ma non credere di dover rinunciare a chissà quante cose: ormai per un utilizzo quotidiano – quindi per l’utilizzo dei social, l’esecuzione di qualche giochino, l’ascolto di musica e la navigazione Web – i terminali da 150 euro riescono a offrire un’esperienza utente non molto distante da quella dei top di gamma.

Quando poi si comincia a parlare di qualità costruttiva, esecuzione di applicazioni o giochi “pesanti” e altri dettagli che ancora in parte giustificano l’acquisto di telefoni da più di 500 euro, il discorso cambia. Ma adesso non perdiamoci troppo in chiacchiere. Concentriamoci sulle tue necessità e vediamo quale smartphone comprare a 150 euro.

Indice

Come scegliere uno smartphone da 150 euro

Quale smartphone comprare a 150 euro

Anche se il limite di prezzo – in questo caso 150 euro – non permette tantissime differenze in termini di prestazioni e specifiche tecniche, gli smartphone economici non sono tutti uguali: possono avere funzioni, caratteristiche e peculiarità ben precise che bisogna imparare a valutare e distinguere. Vediamo, dunque, quali sono le specifiche alle quali bisogna prestare maggiore attenzione e come giudicarle in fase d’acquisto.

Display

Il display è uno dei componenti più importanti di uno smartphone e sono diverse le caratteristiche che bisogna prendere in considerazione per valutarne l’effettiva qualità.

  • Dimensioni – è l’aspetto più semplice da valutare. Molto banalmente, più aumentano le dimensioni del display e maggiore è il piacere che si ha nella fruizione dei contenuti multimediali. Il lavoro anche risulta più comodo, così come la lettura dei testi. Tuttavia a uno schermo più grande equivale anche una minore maneggevolezza del telefono. Sul discorso della maneggevolezza, comunque, influiscono molto anche i materiali costruttivi (ad esempio i telefoni con scocca in metallo tendono ad essere scivolosi) e le dimensioni delle cornici. Insomma, le valutazioni vanno fatte caso per caso, possibilmente esaminando lo smartphone da vicino.
  • Risoluzione – la risoluzione è un valore, espresso in pixel, che indica il numero di punti da cui è composta l’immagine riprodotta sullo schermo. Come facilmente immaginabile, a una risoluzione maggiore equivale una maggiore nitidezza dei contenuti riprodotti sullo schermo. Le risoluzioni più diffuse nei telefoni da 150 euro sono quelle HD (1280 x 720 pixel) e Full HD (1920 x 1080 pixel).
  • Densità di pixel – è un altro parametro che permette di capire il grado di nitidezza dei contenuti riprodotti sullo schermo del telefono. Si misura in ppi (pixel per pollice) e indica, per l’appunto, il numero di pixel riprodotti in ogni pollice di schermo.
  • Tipologia di pannello – i display degli smartphone possono distinguersi anche in base alle tecnologie che utilizzano. I display basati sulla tecnologia LCD IPS sono retroilluminati, assicurano una riproduzione dei colori molto fedele e si vedono piuttosto bene sotto la luce del sole (poi la qualità specifica dei pannelli va valutata caso per caso), mentre i display basati sulla tecnologia AMOLED/Super AMOLED (poco diffusa in ambito low-cost) non necessitano di retroilluminazione e quindi assicurano dei neri più profondi – perché i pixel neri vengono effettivamente spenti – e minori consumi energetici. Di contro si vedono un po’ meno bene sotto la luce del sole e tendono a restituire dei colori eccessivamente saturi.
  • Notch – in queste ultime generazioni quasi tutti gli smartphone vengono venduti con display di ampie dimensioni che occupano quasi del tutto la superficie frontale. Ho detto quasi perché spesso una piccola parte del display viene occupata da quella che viene chiamata notch, un inserto che orizzontale o a goccia che include la fotocamera frontale, la capsula del telefono e altri sensori. Non è una caratteristica bellissima a vedersi, ma spesso è una soluzione indispensabile per il corretto funzionamento di alcune funzionalità. Quasi tutti i device con notch supportano lo sblocco con il volto, ma spesso si tratta di un sistema di riconoscimento 2D, non sicuro quanto quello 3D di terminali più avanzati (e quindi non utilizzabile per autorizzare pagamenti o altre operazioni “delicate”).

Processore e RAM

Processore e RAM sono due componenti che influiscono in maniera determinante sulle prestazioni di un telefono. Il processore, come probabilmente già saprai, è un po’ come se fosse il cervello dello smartphone: è quello che effettua tutti i calcoli e proprio in base alla sua potenza il dispositivo riesce a svolgere in maniera più o meno veloce tutte le operazioni quotidiane. La potenza del processore (che negli smartphone è incluso nel SoC, un chip che include anche il processore grafico e altri componenti necessari al funzionamento del telefono) si misura in base al numero di core, cioè di unità di elaborazione delle quali dispone, e alla frequenza operativa di questi ultimi (che si misura in GHz).

La RAM, invece, è la memoria in cui vengono ospitati temporaneamente i dati delle applicazioni e dei processi in esecuzione. Più GB di RAM ci sono in uno smartphone e migliore è la gestione del multi-tasking da parte di quest’ultimo, di conseguenza il passaggio da una app all’altra risulta più fluido, non ci sono blocchi, freeze ecc. Attualmente, per ottenere un’esperienza utente di buon livello si consigliano almeno 2GB di RAM.

Quale smartphone comprare a 150 euro

Memoria interna ed espandibilità

La memoria interna è quella riservata allo storage, cioè alla conservazione permanente di dati, applicazioni e sistema operativo. Può essere fissa o espandibile. In quest’ultimo caso lo smartphone offre la possibilità di aumentare la memoria per app e dati spostando parte di essi su unità di memoria esterne, cioè su delle microSD.

Attenzione però, non tutti gli smartphone con memoria espandibile permettono di trasferire tutte le app su microSD e di impostare la memory card come unità di memoria principale. Bisogna verificare questa caratteristica modello per modello.

Altra cosa importante da sottolineare è che per non “castrare” le performance generali del telefono occorre acquistare una scheda microSD di alta qualità. Se ti servono maggiori informazioni a riguardo, consulta la mia guida all’acquisto dedicata alle microSD.

Batteria

La batteria è il componente dal quale dipende l’autonomia dello smartphone. La sua capacità viene misurata in milliampereora (mAh) e, di conseguenza, più mAh ci sono e maggiore dovrebbe essere l’autonomia del telefono. Uso il condizionale perché nel “mondo reale” ci sono anche altri fattori che influenzano profondamente il grado di autonomia di uno smartphone, primi fra tutti il livello di ottimizzazione del sistema operativo e l’efficienza energetica del processore.

Uno smartphone con una batteria di elevata capacità ma con un software scarsamente ottimizzato e/o un processore “sprecone” ha quasi sempre un’autonomia inferiore rispetto a uno smartphone equipaggiato con una batteria nominalmente meno potente ma con un software ben ottimizzato e un processore parsimonioso nell’uso dell’energia. Anche questo parametro, insomma, va valutato caso per caso leggendo recensioni online o facendo dei test in prima persona.

La batteria può essere fissa o rimovibile. Nel secondo caso è possibile estrarla facilmente e sostituirla con un’altra (in modo da portare una batteria di riserva sempre con sé e usarla in caso di necessità). Da valutare anche i tempi di ricarica, che possono essere variabili.

Supporto 4G/5G e connettività

Ormai quasi tutti gli smartphone economici supportano le reti veloci 4G/LTE ma, attenzione, perché il supporto a queste reti non è dello stesso tipo su tutti i telefoni.

Tanto per cominciare, bisogna dire che la tecnologia LTE si suddivide in varie categorie e ad ogni categoria corrisponde una velocità massima teorica di download e upload differente. Pertanto, se vuoi sfruttare al massimo le reti 4G/LTE italiane, dovresti informarti sulle categorie di LTE supportate dallo smartphone che stai per acquistare. Io ti consiglio di prendere un device compatibile con le reti LTE di categoria 6 o superiori, in modo da poter sfruttare le reti mobili fino a 300Mbps in download.

Altra cosa molto importante da sottolineare è che gli smartphone da 150 euro possono essere d’importazione cinese e i modelli pensati per il mercato asiatico possono essere sprovvisti di supporto per la banda 20 dell’LTE. La banda 20 è quella che opera sulle frequenze a 800Mhz e viene usata da alcuni operatori, ad esempio WINDTRE, per veicolare il segnale 4G in alcune zone. Se acquisti uno smartphone sprovvisto di supporto alla banda 20, potresti ritrovarti senza rete 4G (quindi con il solo 3G a disposizione) in determinate aree in cui il segnale non è molto forte.

Decisamente più rara è la presenza del supporto al 5G, evoluzione della rete 4G (quindi ancora più veloce), che probabilmente arriverà sui device più economici solo più in là. Per il momento è riservata quasi esclusivamente ai top e ai medi di gamma.

Per quanto concerne le reti Wi-Fi, va valutata la presenza del supporto alle reti dual-band a 5GHz e quella alla tecnologia wireless AC che permette di trasferire dati all’interno della rete locale a una velocità massima di 1.3Gbps.

Quale smartphone comprare a 150 euro

Supporto dual-SIM

Molti smartphone da 150 euro, soprattutto quelli made in China, dispongono del supporto dual-SIM. Questo significa che permettono di utilizzare due schede e avere due numeri di telefono contemporaneamente. Bisogna fare, però, delle precisazioni molto importanti.

Innanzitutto bisogna dire che la stragrande maggioranza dei telefoni dual-SIM economici è di tipo dual-SIM dual stand-by (DSDS) e ciò significa che mentre la prima SIM è impegnata in una chiamata, la seconda risulta irraggiungibile (solo i telefoni dual-SIM full active permettono di avere le due schede sempre disponibili, ma sono molto rari). La connessione Internet, invece, è disponibile in 3G/4G su una scheda, mentre l’altra viaggia in 2G (quindi, in pratica, permette di fare solo le telefonate), ma per fortuna viene offerta quasi sempre la possibilità di effettuare lo switch della connessione 3G/4G da una SIM all’altra senza spostare fisicamente le schede (operazione che avviene via software e che viene definita tecnicamente switch a caldo).

Bisogna poi dire che in alcuni casi lo slot della seconda SIM è condiviso con quello della microSD. Questo significa che si deve decidere se usare due SIM o se espandere la memoria dello smartphone: non si possono fare entrambe le cose contemporaneamente.

Sistema operativo

Nell’ambito degli smartphone economici non si possono fare tante valutazioni per quel che concerne il sistema operativo. iOS va scartato a priori in quanto non esistono iPhone venduti a 150 euro (se non vecchissimi modelli di seconda o terza mano, che francamente ti sconsiglio!); Windows 10 Mobile è ancora presente su qualche dispositivo ma il suo sviluppo è in fase di stallo e quindi non mi sento di consigliartelo (trovi maggiori informazioni a riguardo nel mio post dedicato ai Lumia) e quindi non resta che puntare su Android, il sistema operativo di casa Google che offre tantissime applicazioni, giochi e che, grazie al suo elevato grado di personalizzazione, si adatta benissimo alle esigenze di vari tipi di utenti.

Gli unici aspetti che devi valutare prima di acquistare uno smartphone Android sono: la versione del sistema operativo installata su quest’ultimo, la disponibilità di aggiornamenti futuri e la presenza o meno di bloatware, cioè di software, spesso inutili, che il produttore inserisce “di serie” sul telefono e che spesso sono abbastanza ostici da rimuovere. Personalmente ti sconsiglio smartphone venduti con versioni di Android precedenti alla 6.0 (quella più recente, al momento, è la 7.0 ma presto arriverà anche la 8.0) e con personalizzazioni pesanti da parte dei produttori. Gli aggiornamenti vengono garantiti, almeno sulla carta, per 18 mesi, ma non tutti i produttori li rilasciano in maniera tempestiva e quindi, soprattutto nell’ambito degli smartphone low-cost, è facile ritrovarsi con telefoni non più aggiornati dopo pochi mesi dall’acquisto.

Se decidi di acquistare uno smartphone di importazione cinese, informati circa la presenza della lingua italiana e del Play Store in Android. Alcuni terminali provenienti dal mercato asiatico, infatti, vengono forniti con Android in inglese (o addirittura cinese) e senza il Google Play Store e non è sempre semplicissimo correggere questi due “difetti”.

Fotocamere

Premesso che è difficile trovare fotocamere di eccellente valore negli smartphone da 150 euro, prima di acquistare un telefono ti consiglio di informarti anche sulle prestazioni fotografiche di quest’ultimo.

I valori che devi analizzare con maggiore attenzione sono quelli relativi al numero di Megapixel delle fotocamere (cioè il numero di pixel, espresso in milioni, da cui sono composte le foto realizzate dalla fotocamera frontale e da quella posteriore); la presenza di uno stabilizzatore per non creare video e foto mossi; la risoluzione massima dei video che lo smartphone riesce a catturare e l’apertura del diaframma, che si misura in f/xx e determina il quantitativo di luce che l’obiettivo riesce a catturare (di conseguenza la sua capacità di realizzare scatti chiari in condizioni di scarsa illuminazione).

Se non vuoi impazzire tra tutti questi valori tecnici, fai una bella ricerca su Google e cerca delle foto o dei video di esempio realizzati con lo smartphone che ti interessa: in questo modo potrai valutare le sue reali prestazioni.

Quale smartphone comprare a 150 euro

Altre caratteristiche

Altre caratteristiche che ti consiglio di prendere in esame sono la presenza di un sensore d’impronte per sbloccare lo smartphone usando il dito (molto comodo!), che si può trovare sul retro o al lato del dispositivo; il supporto OTG per collegare lo smartphone a chiavette, tastiere e mouse USB; il supporto NFC per le micro-transazioni e l’interazione con altri device che supportano questa tecnologia; la resistenza ad acqua e polvere; la presenza di LED di notifica, di tasti retroilluminati e le prestazioni del comparto audio (che può essere mono o stereo).

Se acquisti un terminale d’importazione, poi, fai molta attenzione ai termini della garanzia, che potrebbero essere differenti da quelli della garanzia standard italiana.

Quale smartphone da 150 euro comprare

A questo punto dovresti avere le idee abbastanza chiare sulle caratteristiche da prendere in esame prima di comprare un nuovo telefono. Se le cose stanno effettivamente così e quindi sei pronto a scoprire quale smartphone comprare a 150 euro, continua a leggere: qui sotto c’è una lista con alcuni dei migliori telefoni che attualmente si possono comprare nella fascia di mercato più economica.

Xiaomi Redmi 9

Redmi 9

Redmi 9 di Xiaomi è uno dei terminali più interessanti (e più venduti) che si possono trovare nella fascia di prezzo intorno ai 150 euro. È equipaggiato con un display IPS da 6.53″ e 1080 x 2340 pixel di risoluzione. Sotto la scocca custodisce un chipset MediaTek Helio G80 Octa-Core (2 core da 2.0 GHz Cortex-A75 e 6 core da 1.8 GHz Cortex-A55), 64GB di storage (espandibili con le microSDXC), 4GB di RAM e una batteria da 5.020 mAh dall’ottima autonomia. Dispone inoltre del supporto dual-SIM con slot dedicato e dell’NFC, mentre il suo comparto fotografico è composto da una fotocamera posteriore quadrupla (sensore principale da 13MP con apertura f/2.2 + sensore ultrawide da 8MP, sensore di profondità da 5MP e sensore macro da 2MP) capace di registrare video a 1080p/30fps, abbinata a una fotocamera frontale da 8MP con apertura f/2.0 capace di registrare video a 1080p/30fps. Ha il sensore di impronte sul retro e misura 163.3 x 77 x 9.1 mm per 198 g di peso. È animato dal sistema operativo Android 10 personalizzato con interfaccia MIUI 11.

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Xiaomi Redmi Note 9S

Xiaomi Redmi Note 9S

Salendo leggermente con il prezzo, è possibile acquistare il Redmi Note 9S, che non ha il supporto NFC ma acquista molti “punti” sotto il punto di vista fotografico rispetto al Redmi 9. Monta un modulo con quattro sensori sul retro: uno da 48MP con apertura f/1.8 (wide), uno da 8MP (ultrawide), uno da 5MP (macro) e uno da 2MP (depth) con registrazione video a 4K/30fps o 1080p/30/60/120fps. La fotocamera frontale è invece da 16MP con apertura f/2.5 (wide) capace di registrare video a 1080p/30/120fps. Il display è invece un IPS da 6.67″ e 1080 x 2400 pixel con supporto HDR10. A completare la scheda tecnica ci sono un chipset Qualcomm SM7125 Snapdragon 720G Octa-Core, 64GB di memoria interna (espandibile con le microSDXC, tramite slot dedicato), 4GB di RAM, il supporto dual-SIM, il sensore d’impronte (sul lato) e una batteria da 5.020 mAh. Misura 165.8 x 76.7 x 8.8 mm per 209 g di peso. Sistema operativo: Android 10 con interfaccia MIUI 12.

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Samsung Galaxy A21s

Samsung Galaxy A21s

Allo stesso prezzo si possono acquistare device con prestazioni migliori e specifiche tecniche più avanzate, tuttavia vale la pena prendere in considerazione il Samsung Galaxy A21s, che rappresenta una valida opportunità per chi non vuole spendere molto e cerca la qualità e l’esperienza utente tipiche di casa Samsung. Ha buoni materiali costruttivi (la scocca è in policarbonato) e monta un display IPS da 6.5“ con 720 x 1600 pixel di risoluzione. È dual-SIM con slot dedicato e sotto il ”cofano” ha un chipset Exynos 850 Octa-Core (4 core da 2.0 GHz Cortex-A55 e 4 core da 2.0 GHz Cortex-A55) abbinato a 3GB di RAM e 32GB di storage (espandibile con le microSDXC). La batteria è da 5.000 mAh, mentre il comparto fotografico — nella media — è composto da un modulo quadruplo posteriore capace di registrare video a 1080p/30fps (48MP wide, 8MP ultrawide, 2MP macro e 2MP di profondità) e una fotocamera frontale da 13MP. Supporta l’NFC e ha un sensore d’impronte laterale. Misura 163.7 x 75.3 x 8.9 mm per 192 g di peso. Sistema operativo: Android 10 personalizzato con la One UI 2.0.

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Motorola Moto G8 Power

Motorola Moto G8 Power

Altro brand molto famoso e affidabile che ha deciso di puntare sulla fascia di prezzo intorno ai 150 euro è Motorola (di proprietà di Lenovo), che con il suo Moto G8 Power propone un dispositivo equilibrato e adatto un po’ a tutti, pur senza sorprendere per nessuna caratteristica in particolare. Uno dei suoi principali punti di forza è l’autonomia: la batteria da 5.000 mAh, abbinata alla gestione ottimizzata dei consumi, permette di fare fino a due giorni d’uso senza troppi problemi. Il display è un IPS da 6.4″ con 1080 x 2300 pixel di risoluzione, il chipset è un Qualcomm Snapdragon 665 Octa-Core (4 core da 2.0 GHz Kryo 260 Gold e 4 core da 1.8 GHz Kryo 260 Silver), la RAM è da 4GB, mentre la memoria interna è da 64GB (espandibile con le microSDXC, con slot condiviso con la seconda SIM). Il comparto fotografico è composto da una fotocamera posteriore quadrupla (16MP con apertura f/1.7 wide; 8MP con apertura f/2.2 teleobiettivo; 8MP con apertura f/2.2 ultrawide e 2MP con apertura f/2.2 macro) capace di registrare video a 4K/30fps o 1080p/30/60fps stabilizzati. La fotocamera frontale è da 16MP con apertura f/2.0. Il device misura 156 x 75.8 x 9.6 mm per 197 g di peso ed è animato dal sistema operativo Android 10 (aggiornabile ad Android 11). Purtroppo mancano l’NFC e il supporto alle reti Wi-Fi a 5GHz.

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DOOGEE N30

DOOGEE N30

DOOGEE N30 è un dispositivo dal brand meno noto rispetto ad altri citati in precedenza, ma davvero interessante per il prezzo al quale viene proposto. Si tratta di uno smartphone da 6.5″ con display IPS (1080 x 2246 pixel) e foro frontale per la selfie camera (da 8MP con riconoscimento del volto). Sotto la scocca custodisce un chipset MediaTek A25 Octa Core (4 core ARM Cortex-A53 da 1.8 GHz e 4 core Cortex-A53 da 4 GHz), 4GB di RAM e 128GB di memoria interna (espandibili con le microSD). Dispone di tre slot: due per le nano SIM e uno per la SD. Dispone inoltre di batteria da 4.500 mAh, sensore di impronte posteriore e quadrupla fotocamera posteriore: 16MP + 8MP (wide) + 2MP (macro) e 2MP (profondità). Supporta le reti Wi-Fi a 5GHz e misura 167 x 77.4 x 8.9 mm per 190 grammi di peso. È animato dal sistema operativo Android 10. Manca il supporto NFC.

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OPPO A5 (2020)

OPPO A5

OPPO è un produttore cinese che si sta facendo sempre più strada anche sul mercato occidentale, merito soprattutto del rapporto qualità-prezzo dei suoi prodotti. Nella fascia dei 150 euro propone alcuni modelli molto interessanti, come questo A5 (2020) che ha dalla sua un design con nota a goccia curato esteticamente e abbinato a una buona scheda tecnica. È equipaggiato con un display IPS da 6.5″ e 720 x 1600 pixel di risoluzione, un chipset Qualcomm Snapdragon 665 Octa-Core (4 core da 2.0 GHz Kryo 260 Gold + 4 core da 1.8 GHz Kryo 260 Silver), 3GB di RAM, 64GB di memoria interna (espandibile con le microSDXC con slot dedicato), batteria da 5.000 mAh e sensore di impronte sul retro. Supporto l’NFC, le reti Wi-Fi a 5GHz e dual-SIM e ha un comparto fotografico composto da fotocamera posteriore quadrupla (sensore principale wide da 12MP con apertura f/1.8 + 8MP ultrawide + 2MP e 2MP di profondità) capace di registrare video a 4K/30fps o 1080p/30fps o gyro-EIS. La fotocamera frontale è invece da 8MP con apertura f/2.0 capace di registrare video a 1080p/30fps. Misura 163.6 x 75.4 x 9.1 mm per 195 g di peso ed è animato dal sistema operativo Android 9.0 (con personalizzazione ColorOS).

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OPPO A72

OPPO A72

Altro dispositivo OPPO che vale la pena prendere in considerazione è OPPO A72, che ha dalla sua un design con foro frontale per la selfie camera (16MP con apertura f/2.0) e un’ottima autonomia, data dalla batteria da 5.000 mAh. Degno di nota il display, un IPS da 6.5″ e 1080 x 2400 pixel. Sotto la scocca x’è un processore Qualcomm Snapdragon 665 Octa-Core, abbinato a 4GB di RAM e 128GB di memoria interna (espandibile con le microSDXC, tramite slot dedicato). Il comparto, sul retro, è affidato a una fotocamera quadrupla da 48MP (wide con apertura f/1.7) + 8MP (ultrawide con apertura f/2.2) + 2MP (di profondità con apertura f/2.4) + 2MP (in bianco e nero con apertura f/2.4) capace di registrare video a 4K/30fps o 1080p/30/120fps. Misura 162 x 75.5 x 8.9 mm per 192 g di peso ed è animato da Android 10 (personalizzato con ColorOS 7.1).

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realme 7

realme 7

Meno famoso rispetto ad altri brand cinesi, ma in rapida ascesa, c’è realme, che si sta facendo notare per i suoi device dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Tra questi, figura realme 7: uno smartphone dotato di foro frontale per la selfie camera (una wide da 16MP con apertura f/2.1) equipaggiato con un display IPS da 6.5″ e 1080 x 2400 pixel di risoluzione e 90Hz di frequenza di aggiornamento (il che rende tutto più fluido). Sotto la scocca custodisce un chipset Mediatek Helio G95 Octa-Core (2 core 2.05 GHz Cortex-A76 e 6 core da 2.0 GHz Cortex-A55), 4GB di RAM, 64GB di storage (espandibili con le microSDXC con slot dedicato) e una batteria da 5.000 mAh. Ha l’NFC, il sensore di impronte sul lato e il supporto alle reti Wi-Fi a 5GHz. La fotocamera posteriore ha quattro sensori: uno da 48MP con apertura f/1.8 (wide), uno da 8MP con apertura f/2.3 (ultrawide), uno da 2MP con apertura f/2.4 (macro) e uno da 2MP con apertura f/2.4 (di profondità), capaci di registrare video a 4K/30fps o 1080p/30/60/120fps. Misura 162.3 x 75.4 x 9.4 mm per 196.5 g di peso ed è animato da Android 10 (con interfaccia personalizzata Realme UI).

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Blackview BV4900 Pro

 Blackview BV4900 Pro

Blackview BV4900 Pro è una soluzione adatta a chi cerca uno smartphone “rugged”, cioè resistente a urti, cadute e intemperie, ma non vuole spendere molto. Dispone delle certificazioni IP68 e IP69k, che testimoniano la sua resistenza alle cadute fino a 1,5 metri, all’acqua (fino a 1,5 metri di profondità per 30 minuti), alla polvere e alle temperature estreme. Monta un display da 5,7″ con 1440 x 720 pixel di risoluzione, un chipset MediaTek Octa-core, 4 GB di RAM, 64GB di memoria interna (espandibile fino a 128GB con le microSD), una batteria da 5.580 mAh che assicura una lunga autonomia (fino a 120 ore in standby), una fotocamera da 13MP e una selfie camera da 5MP con funzione di sblocco facciale. Supporta anche l’NFC. Il sistema operativo che lo anima è Android 10.

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Altri smartphone

Se dopo aver analizzato tutti gli smartphone elencati in questo post non hai trovato nulla di adatto a te, mi spiace, ma probabilmente dovrai spendere qualcosa in più di 150 euro. Se vuoi scoprire quali sono i migliori smartphone disponibili in tutte le fasce di prezzo, consulta la mia guida all’acquisto dedicata agli smartphone.

Flavio Perrone

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