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venerdì, Lug 26

Quando la brain computer interface diventa un’esperienza open source


L’idea di spostare oggetti o compiere azioni con la sola forza del pensiero è sempre più diffusa nel nostro immaginario. Ma ci sono contesti dove, più di altri, è semplice passare all’azione

La comunicazione tra cervello e dispositivi senza altri coinvolgimenti terzi ci affascina ed è sicuramente alla base di molta innovazione tech, reale o potenziale, al giorno d’oggi. Tutto merito delle interfacce neurali e dei progressi che nel tempo sono stati compiuti per rendere sempre più comprensibile la lettura stessa dei segnali elettrici del nostro cervello

Tuttavia, non è materia solo per bio e neuroingegneri: come dimostra questo episodio di Cyborg Nation, ci sono contesti in cui è più semplice di altri entrare a contatto con questa esperienza tecnologica. Open Bci è una open source company che permette a una comunità composta da artisti, designer e ingegneri di innovare partendo dall’approccio Do it yourself nel segmento della brain computer interface, utilizzando la relativa EEG platform.

Un’esperienza che permette, anche grazie agli hackathon, di capire meglio molte cose, dal potere del cervello al valore di una innovazione basata sull’open source, appunto. E poi, a chi non piacerebbe spostare un oggetto con la forza del pensiero?

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