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mercoledì, Dic 04

Questo “salmon cannon” è un vero e proprio Hyperloop per pesci


Anche per le creature acquatiche non è così semplice spostarsi da un punto all’altro. In questo video una ricercatrice spiega cosa fa la tecnologia per aiutarle, a partire da un video virale molto discusso in questi mesi

Nell’immaginario comune i pesci nuotano da un punto all’altro a seconda dei loro bisogni. Ma non sempre è così, e sono numerosi gli ostacoli che si frappongono sul percorso (ad esempio, la presenza di dighe). E un video diventato virale qualche mese fa negli States ha riacceso l’attenzione sul tema: il salmon cannon di Whooshh Innovations ha eccitato molto gli animi in rete: c’è anche chi l’ha visto come una sorta di Hyperloop per pesci, tanto per capirci. In realtà è una tecnologia già nota da qualche anno, e già oggetto di attenzioni mediatiche: serve, in due parole, a spostare i pesci da un luogo all’altro, favorendo le loro migrazioni.

Già, perché come in diversi altri casi, dietro a un fenomeno virale c’è un tema più serio. In questo video, il giornalista di Wired Usa Robbie Gonzalez si confronta sul tema con la ricercatrice e project manager del Pacific Northwest National Laboratory, Alison Colotelo. Tra gli interessi di Cotelo figura l’impatto della produzione di energia idroelettrica sulla vita delle popolazioni ittiche. Le dighe sono importanti per la produzione di questa fonte rinnovabile, ma di fatto costituiscono una barriera. Ecco quindi il bisogno di trovare alternative, soprattutto per non alterare equilibri naturali.

Non è facile come sembra, però: non basta mettere un pesce in un tubo e spingerlo a gran velocità perché superi un ostacolo. Come spiega la ricercatrice, i pesci sono tremendamente diversi: hanno differenti abilità, grandezze e soprattutto cambiano habitat effettuando precise migrazioni.

Quando si progetta uno strumento innovativo per portare da un punto all’altro gli animali bisogna fare i conti con diverse varianti (moltiplicate per migliaia di specie), anche per evitare qualsiasi danno fisico ai soggetti interessati. La tecnologia permette che uno strumento come il Whooshh Fish Transport System evolva: i pesci, rispetto alla versione precedente, possono entrare autonomamente nel tubo, ed è sempre più importante il ruolo degli algoritmi per riconoscerne la grandezza e orientarli, in un sistema di più tubi, lungo la giusta traiettoria.

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