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Quick Share e AirDrop sono finalmente compatibili, ecco chi può sfruttare subito la condivisione tra Android e iPhone

by | Nov 22, 2025 | Tecnologia


C’è però una condizione: chi usa un iPhone deve impostare AirDrop sulla modalità Tutti per 10 minuti invece di Solo contatti. Google precisa che la connessione è diretta e peer-to-peer: in altre parole, i dati non passano da server esterni né vengono registrati, e il passaggio avviene senza condividere alcuna informazione aggiuntiva. Naturalmente anche gli utenti iPhone possono inviare file ai Pixel 10.

Per introdurre questa compatibilità Google non ha collaborato con Apple, anche se l’azienda di Mountain View sottolinea di essere disponibile a lavorare insieme a Cupertino in futuro per estendere la funzione anche alla modalità Solo contatti. “Abbiamo ottenuto questo risultato grazie a una nostra implementazione”, spiega un portavoce di Google a Wired. “Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza di condivisione semplice e sicura, indipendentemente da chi sia il vostro interlocutore”.

Sicurezza e interoperabilità

In un post pubblicato su uno dei suoi blog aziendali, Google spiega che alla base della nuova integrazione tra Quick Share e AirDrop c’è il linguaggio di programmazione Rust, noto soprattutto per le sue caratteristiche di sicurezza. “Queste protezioni sovrapposte sulle due piattaforme lavorano insieme alla connessione sicura per garantire una protezione completa dei dati che condividete o ricevete”, ha scritto Dave Kleidermacher, vicepresidente per la sicurezza e la privacy delle piattaforme di Google.

Google ha incaricato NetSpi, una società indipendente specializzata in test di sicurezza, di verificare la solidità della nuova funzione. Il verdetto? L’interoperabilità risulta “notevolmente più robusta” rispetto ad altre soluzioni del settore. Un dettaglio importante, soprattutto alla luce di quanto accaduto quando un’altra azienda ha provato a migliorare la compatibilità tra iOs e Android senza coinvolgere Apple: la startup Beeper aveva tentato di fare in modo che anche i messaggi provenienti da Android apparissero nelle bolle blu di iMessage, innescando però una serie di problemi e polemiche.

Poiché la novità riguarda solo i nuovi Pixel 10, lanciati lo scorso agosto, gli utenti che possono usare la funzione sono ancora pochi per il momento. Google afferma però di volerla estendere ad altri dispositivi Android in futuro.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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