Da Wired.it :
Già nei suoi primi anni di lavoro televisivo, Carrà fa scalpore: nel 1970 i suoi costumi che svelano l’ombelico la rendono l’immagine di una donna moderna, e anche un’icona della liberazione sessuale femminile ante litteram. Altro clamore venne con il **Tuca Tuca **nella Canzonissima del 1971: la coreografia di Don Lurio, ballata in origine con Enzo Paolo Turchi, fu ritenuta dai critici troppo esplicita. Per mettere fine alle polemiche e mostrare il lato giocoso di quel ballo, Raffaella invitò a ballarlo con lei Alberto Sordi: l’Albertone nazionale mise così tutti d’accordo.
L’intervista con David Letterman (1986)
Gli anni Settanta sono per Raffaella Carrà l’apice di una carriera appena nata ma già solidissima, che andava dai varietà come Canzonissima e Milleluci alle hit come Tuca tuca, Rumore e A far l’amore comincia tu. Negli anni Ottanta il suo successo diventa internazionale, con concerti e produzioni in tutto il mondo, dalla Russia all’Argentina. Nel 1981 conduce Millemilioni, show in cinque puntate internazionali girate a Buenos Aires, Città del Messico, Londra, Roma e Mosca; tra il 1985 e il 1986 un altro programma internazionale è Buonasera Raffaella, girato a Roma e New York. Proprio nella città americana la Raffa è ospite della trasmissione di David Letterman, tenendo testa a uno degli intervistatori più sagaci dello showbiz a stelle e strisce.
Carramba che sorpresa (1997)
Raffaella Carrà si reinventò varie volte ne corso della sua carriera, a volte rifugiandosi in Spagna per condurre programmi altrettanto seguiti e di successo, come fece a metà anni Novanta. Il richiamo però dell’Italia era troppo forte e nel 1997 tornò in grande stile con Carramba che sorpresa, una trasmissione ritagliata su di lei e che la consacrò come icona assoluta per un’altra generazione di spettatori. In quello che fu considerato il primo people show italiano, Carrà faceva sorprese a ignare persone comuni, ricongiungeva famiglie lontane e aveva come ospiti star italiane e internazionali come Maradona, Madonna e molti altri. Un programma che fece la storia e che confermò Raffaella Carrà come regina assoluta del nostro spettacolo.