Un team di ricercatori dell’Università di Bayreuth, in Germania, è riuscita a creare i primi ragni geneticamente modificati capaci di produrre ragnatele di seta rossa fluorescente. Utilizzando la tecnologia di editing genetico Crispr-Cas9, gli scienziati hanno modificato il dna della specie Parasteatoda tepidariorum, un ragno domestico comune, introducendo una sequenza genetica che codifica per una proteina fluorescente rossa.
La tecnica Crispr-Cas9, premiata con il Nobel per la Chimica nel 2020, consente modifiche precise e permanenti al dna. In questo caso, è stata utilizzata per inserire una sequenza genetica specifica nelle proteine della seta prodotta dai ragni. Il risultato è una ragnatela che emette una brillante fluorescenza rossa, visibile sotto luce ultravioletta.
Le applicazioni della seta rossa
Secondo lo studio dell’università tedesca di Bayreuth pubblicato sulla rivista Angewandte Chemie, modificare la produzione di seta in un ragno vivente rende possibile creare nuovi materiali utili per applicazioni future.
La seta di ragno è infatti nota per le sue eccezionali proprietà meccaniche: è leggera, elastica e resistente alla trazione. La produzione di seta rossa fluorescente apre la strada a materiali biocompatibili per uso medico, come suture visibili in particolari condizioni di luce, e a dispositivi di sicurezza che richiedono visibilità in ambienti poco illuminati.
Questa sperimentazione attraverso ragni geneticamente modificati rappresenta un importante progresso nel campo della bioingegneria, perché dimostra che il genoma dei ragni può essere modificato in modo stabile e preciso. In futuro sarà possibile progettare ragnatele con caratteristiche avanzate, migliorandone le proprietà per applicazioni mediche, tecnologiche e industriali.